Ci sono ancora otto partite da giocare in Serie A, ma il rendimento deludente di alcuni giocatori, soprattutto in attacco, è quantomai evidente. Da Vlahovic a Lukaku, passando per altri attaccanti, diversi bomber hanno deluso le aspettative di inizio di stagione dei loro tifosi e dei fantallenatori che avevano puntato con decisione su di loro in sede di asta estiva.

Attaccanti e Fantacalcio: le più grandi delusioni tra i bomber

La più grande delusione in chiave Fantacalcio è rappresentata sicuramente da Dusan Vlahovic, la cui valutazione in estate era di 40 fantamilioni, un valore quasi dimezzato arrivati a questo punto della stagione. Andato a voto in ventuno occasioni, l'ex Fiorentina ha segnato otto gol e realizzato un assist, fallendo anche un calcio di rigore contro la Sampdoria.

Un crollo, quello del serbo, che si rispecchia soprattutto nella seconda fase della stagione. Nel nuovo anno solare, infatti, il classe 2000 ha segnato solo un gol, contro la Salernitana. Prima di quella partita, non segnava da metà ottobre nel derby col Torino.

Romelu Lukaku (Getty Images)

Non solo Vlahovic

Chiaramente, non c'è solo Vlahovic nell'elenco degli attaccanti che hanno deluso le aspettative di inizio stagione. Ci si attendeva di più anche da Romelu Lukaku, tornato all'Inter dopo la parentesi Chelsea. In diciotto partite giocate in campionato, l'attaccante belga è andato sempre a voto, segnando però appena 3 gol e realizzando 2 assist. Davvero troppo poco per un attaccante la cui valutazione in sede d'asta partiva da 40 fantamilioni e che oggi si è più che dimezzata in virtù di una fantamedia di 6,47. Il suo ultimo gol su azione risale addirittura alla prima giornata, contro il Lecce.

Ha fatto meglio Tammy Abraham: lo scorso anno segnò 17 gol in campionato, record difficilmente eguagliabile essendo appena arrivato a quota 7 quando mancano otto partite alla fine della stagione. Ha fatto un gol in meno Moise Kean, il cui valore, però, non è calato.

Duvan Zapata (Getty Images)

Le altre delusioni in attacco

C'è poi una lunga sfilza di attaccanti che hanno segnato pochissimo: Andrea Belotti, dopo 24 presenze in Serie A con la maglia della Roma, è addirittura ancora a secco di reti. Ha segnato solo un gol Duvan Zapata, uno in meno del compagno di squadra Boga, anche se quest'ultimo non è un centravanti.

La sua media è più che sufficiente, ma era lecito attendersi di più da Marko Arnautovic: otto gol in sedici presenze (un gol ogni due partite in media), l'austriaco ha giocato poco tra problemi fisici e scelte tecniche di Thiago Motta. Ci si attendeva di più anche da Andrea Pinamonti, passato dall'Empoli al Sassuolo via Inter per 20 milioni di euro: nelle ultime settimane ha ritrovato un pizzico di continuità sotto porta, ma 5 gol in 26 presenze sono pochi per uno dei centravanti più promettenti del panorama calcistico italiano.

Lo aveva cercato con insistenza la Salernitana che ha poi puntato su altri attaccanti, tra cui Federico Bonazzoli e Krzysztof Piatek: il primo, fortemente rivoluto in granata da patron Iervolino, non segna da inizio gennaio e ha realizzato appena 2 gol, trovando comunque poco spazio anche sotto la gestione Paulo Sousa. Gioca molto di più Piatek, (a voto in 26 occasioni), ma il Pistolero sta facendo i conti con sfortuna e polveri bagnate: tre gol e tre assist per l'ex Milan, con l'ultimo gol datato 5 novembre, contro la Cremonese.

Chiudiamo con Andrea Petagna: non è mai stato un goleador, ma i 28 gol messi a segno in due stagioni con la maglia della Spal dimostrano che sotto porta sa dire la sua. Nonostante l'ottimo campionato del Monza, l'ex Napoli ha trovato la via del gol solo 2 volte, riuscendo però a portare spesso a casa la sufficienza.