Smaltita la delusione per la pesante sconfitta di Firenze, il Sassuolo si appresta ad ospitare i campioni d'Italia dell'Inter nel match valevole per la 35esima giornata del campionato di Serie A. Il tecnico neroverde Davide Ballardini ha presentato la sfida nella consueta conferenza stampa della vigilia.

Sassuolo-Inter, la conferenza stampa prepartita di Ballardini

"È una partita che ti dà emozioni forti. Io penso che la rosa del Sassuolo possa giocarsela con chiunque, chiaramente giochiamo contro i campioni d'Italia che sono fortissimi ma per me il Sassuolo ha una rosa che può fare una buona prestazione, anche se viene da due prestazioni molto negative, anche con l'Inter. L'errore grave che noi abbiamo commesso contro Lecce e Fiorentina è in zona di palla non portare tanti giocatori e non essere aggressivi, quindi l'aver portato pochi giocatori in zona di palla è soprattutto non aver avuto quell'aggressività e quella voglia di chiudere e raddoppiare gli avversari che fa sì che noi si possa fare la partita, pochi giocatori in zona di palla, passivi e tu hai preso delle bastonate".

Ballardini sugli infortunati del Sassuolo

"Abbiamo fuori da un bel po' Berardi, Castillejo e Defrel. Ruan è squalificato, abbiamo Thorstvedt che ha un fastidio al pube e lo valutiamo domani, Mattia Viti che oggi non ha finito l'allenamento, ha mal di pancia, non so cosa possa essere e lo valutiamo domani".

L'impiego di Racic

"Noi abbiamo fatto bene da squadra, non siamo mai stati solidissimi ma siamo stati sempre in partita fino alla sesta nostra, la settima e l'ottava nostra sono state inguardabili, a prescindere da un giocatore perché non è un giocatore che ti fa prendere più o meno gol".

L'obiettivo salvezza

"Per me la squadra ci crede ancora nella salvezza, è chiaro che i punti sono aumentati ma abbiamo degli scontri che possono essere decisivi per il nostro percorso. Io me lo spiego solo in un modo: abbiamo ragazzi che ci tengono molto e questo ti porta a essere più pesante di quello che devi essere e non riesci a superare questa pesantezza, il fatto che tu ci tenga molto invece di riempirti ti porta via".

L'assenza di Berardi

"Noi siamo tutti Berardi, bisogna che tutti noi facciamo quel qualcosa in più, a partire dallo staff e a finire dai magazzinieri. Berardi è un giocatore importante ma Berardi non c'è e tutti dobbiamo fare quel qualcosa in più".