E’ un gioco a tre. Una corsa, una gara, che stanno giocando per ora Inter, Milan e Juventus. Perché il Napoli di Garcia ha abdicato abbastanza presto, forse già quando De Laurentiis in estate scelse il francese per sostituire il fenomenale Spalletti campione d’Italia.


L’Inter è quella più completa. Bilanciata in difesa, fenomenale a centrocampo e con un attacco corto numericamente ma fantastico tecnicamente. E se mi passate il termine, Lautaristicamente. Certo le coppe, dove Inzaghi arriva in fondo sempre, possono togliere punti e freschezza, fisica e mentale. Ma è sicuramente quella con i ricambi migliori, almeno in 8 ruoli su 11.


Segue il Milan, gigante con le piccole e piccolo con le grandi. Sconfitto nei big match e infallibile nelle altre gare. Problema tattico, non credo. La squadra di Pioli negli anni è cresciuta a dismisura, con un lavoro super del tecnico e del suo staff. Qualche scelta con la Juve non ha convinto, soprattutto il doppio cambio Giroud-Adli out, per Krunic-Jovic. In particolare il serbo è indietro di chilometri rispetto ai compagni, sembra il Rebic dell’anno scorso.

Infine la Juve, mai bella da vedere ma sempre solida, cinica ed efficace. Ha ritrovato un super Szczesny ed una buona difesa, la rosa e’ molto superiore a come viene raccontata per difendere a prescindere l’allenatore e senza coppe ha un vantaggio notevolissimo di minor rischio infortuni, maggior riposo fisico e meno stress mentale.


Insomma è un campionato aperto e interessante. Magari non troppo spettacolare come Milan-Juve ci ha ricordato domenica sera. Ma fino alla 38 esima giornata, l’incertezza sarà un buon rimedio alla poca spettacolarità, come l’ombrello quando piove.

Insomma è un gioco a tre, non è un fuori onda, ma è la sfida scudetto.