Dopo la sconfitta di misura in casa dell'Inter, colma di rimpianti e recriminazioni, la Lazio di Simone Inzaghi, in piena zona Europa e a ridosso della zona Champions, torna all'Olimpico dove ad attenderla trova il Genoa di Andreazzoli. Per il Grifone vi è ancora l'amaro in bocca in seguito alle ultime prestazioni e agli ultimi risultati. Nelle ultime tre sfide, infatti, due sconfitte e lo scialbo 0-0 interno contro il Bologna. Cercano riscatto i due club, per non perdere il treno delle rispettive avversarie che non arretrano la loro corsa. Quest'oggi, allo Stadio Olimpico di Roma, si fa sul serio e non esistono attenuanti per le due compagini.

Inzaghi torna a schierare Immobile dal 1', dopo la discussa esclusione per motivi disciplinari maturata contro l'Inter. Nel 3-5-2, quindi, partner d'attacco della punta della Nazionale è Correa. A centrocampo Luis Alberto, Leiva, Milinkovic e Lulic. Terzetto difensivo dinanzi a Strakosha formato da Luiz Felipe, Averbi e Radu. 


Andreazzoli schiera i suoi in modo speculare rispetto agli avversari, sempre col 3-5-2. Radu tra i pali, solo omonimo del difensore laziale, El Yamiq, Romero e Criscito in difesa. Ghiglione, Lerager, Radovanovic, Cassata e Barreca a centrocampo. In avanti Kouame confermato, in tandem con Sanabria.

Dopo i convenevoli di rito, inizia il primo tempo e parte subito bene la Lazio che già al 7' si porta in vantaggio: sponda di Immobile dopo un ottimo servizio di un compagno, l'accorrente Milinkovic-Savic di sinistro sorprende Radu. Il Genoa replica subito e lo fa da calcio piazzato e con Romero, ma Strakosha si supera e devia in angolo. Dal quarto d'ora alla mezzora è un susseguirsi di dominio e occasioni in favore dei padroni di casa. Ci provano Marusic, Immobile e Savic, ma in qualche modo il Genoa resiste. Nulla può, tuttavia, il Grifone al 35' sul gol nato dall'asse Immobile-Lui Alberto, ma l'arbitro annulla dopo consulto Var. La Lazio non ci sta e sulle note di uno straordinario Luis Alberto trova l'assist per la conclusione vincente di Radu che trova l'angolo più lontano sul quale non può nulla il suo omonimo in maglia rossoblù. Dopo 2' di recupero si va negli spogliatoi sul parziale di 2-0.

Nella ripresa si riparte subito con due cambi: Pajac e Pandev vanno a rinforzare la corsia di sinistra prendendo il posto di barreca e Lerager. inizia bene il Genoa che sull'asse Pajac-Sanabria impensierisce Strakosha, ma la sfera termiadi poco a lato. Spinge il grifone, ma nel momento migliore dei rossoblù il neo entrato Caicedo, sfrutta il servizio di Savic, supera Radu e deposita il pallone in fondo alla rete. il cronometro segna il minuto 59 e la Lazio conduce per 3-0. Ci prova il Genoa con Criscito al 71', e palla che termina di poco sul fondo, e Sanabria che al 73' impegna un monumentale Strakosha. Quando sembra calare il sipario sul match, Luiz Felipe decide di prendersi la scena e al 78' si invola indisturbato per il campo e serve Immobile per il quale è un gioco da ragazzi superare Radu per il 4-0 definitivo. Cala il gelo sul match e senza alcun minuto di recupero termina la gara. Lazio batte Genoa 4-0.

Certamente non è un buon momento per il Genoa di Andreazzoli, ma quest'oggi si è raggiunto il punto più basso della stagione in corso, con una gara anonima che ha sancito una sconfitta senza appello. C'è da invertire un trend adesso troppo negativo, il materiale su cui lavorare c'è, ma probabilmente è qualcosa in termini di approccio alla gara che va immediatamente corretto. 

Torna a sorridere invece Simone Inzaghi che in un colpo solo trova punti e compattezza di gruppo, testimoniato su tutto dall'abbraccio con Ciro Immobile dopo il gol del 4-0. La Lazio è ancora un cantiere in divenire, ma con queste premesse le possibilità di far bene vi sono tutte.

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