Si chiude all'Allianz Arena la 20.a giornata di Serie A, classico testa-coda con la Juventus ad ospitare il Chievo, obiettivi ovviamente di diametrale natura: padroni di casa vogliosi di distanziare ancora le inseguitrici, ospiti a caccia di un pesante tesoro per la salvezza.
Ampio turn-over per Allegri con le sorprese De Sciglio e Rugani in difesa, sia Bernardeschi che Douglas Costa in campo con Ronaldo e Dybala, fuori lo squalificato Bentancur e l'acciaccato Bentancur, fuori anche Khedira con Can e Matuidi in mezzo. Di Carlo risponde con una squadra per nulla rinunciataria, almeno sulla carta: Depaoli e Kiyine sulle fasce, difesa a tre, Giaccherini dietro al tandem offensivo composto dagli esperti Pellissier e Meggiorini.
Sfida dal copione praticamente scritto sin dalle prime battute: bianconeri a fare la partita, gialloblù a tentare di controllare e ripartire. Il risultato, però, si sblocca quasi subito: al 13' Douglas Costa riceve a destra, si accentra sfruttando la libertà concessa dalla mediana avversaria, conclusione di sinistro che si insacca alla destra di Sorrentino. Ritmi lenti, ma la musica non cambia, e così quasi allo scadere di frazione arriva il raddoppio: Dybala al limite inventa per Can, il tedesco controlla e trova il piazzato giusto all'angolino che vale il 2-0 con cui si chiude il primo tempo.
Nella ripresa non cambia il registro, il Chievo si aggrappa a Sorrentino per non andare a picco: al 48' bell'intervento su Alex Sandro, al 53' riesce addirittura ad ipnotizzare Ronaldo che fallisce un rigore concesso per mani di Bani. Arriva, però, lo stesso il tris bianconero: punizione conquistata da Matuidi, batte Bernardeschi in mezzo, è Rugani a svettare più alto di tutti e trovare la deviazione giusta di testa. E' l'episodio che fa partire i titoli di coda sulla vittoria juventina.
Vittoria senza patemi d'animo, dunque, per la Vecchia Signora che così torna a +9 sul Napoli nonostante la serataccia di CR7, per i clivensi la salvezza passerà eventualmente da altri lidi.
