Udinese e Fiorentina non si fanno male e alla Dacia Arena finisce zero a zero, con entrambe le squadre che muovono la classifica dopo le vittorie delle liguri.

PRIMO TEMPO - In uno scontro diretto per la salvezza, anche alla luce delle vittorie delle liguri, Gotti lascia in panchina Lasagna per dare fiducia a Nestorovski. Scivola fuori dall'11 titolare anche Fofana per far spazio all'altro ex Palermo Jajalo. Nei Viola Igor sostituisce lo squalificato Dalbert, Duncan è preferito a Pulgar e davanti è Vlahovic a vincere il ballottaggio con Cutrone. Nel silenzio della Dacia Arena, chiusa per la diffusione del Coronavirus, i padroni di casa appaiono subito più frizzanti proprio grazie all'intraprendenza di Nestorovski, anche se il primo portiere a essere chiamato in causa è Musso, attento a deviare in corner un insidioso tiro-cross di Lirola. La risposta dei friulani è affidata al mancino di Mandragora, vecchio pallino del ds dei toscani Pradé, che sfiora l'incrocio dei pali. L'ex Crotone ci prova poco dopo come assist-man, ma sul suo cross l'incornata di Okaka finisce alta di pochissimo. Così poco che alla Dacia Arena addirittura parte il jingle del gol realizzato, anche se in maniera impropria. La Fiorentina non ci sta e si sveglia nel finale di tempo. Prima Duncan, ben liberato da Chiesa, calcia troppo centrale per impensierire Musso, poi Milenkovic irrompe in una mischia da corner e con un sinistro potentissimo timbra il palo a Musso battuto, sfiorando il bis del gol-vittoria segnato nella partita di andata.

SECONDO TEMPO - Nessun cambio nella ripresa che inizia come il primo tempo, vale a dire con l'Udinese a caricare a testa bassa. La scintilla la accende una leggerezza in disimpegno di Badelj, da cui nasce la percussione di De Paul, ben murata da Pezzella. Lo stesso capitano dei viola si addormenta poco dopo e regala palla a Okaka, che serve Mandragora, il cui sinistro è rintuzzato all'ultimo momento dall'attento Caceres. Nel mezzo sugli sviluppi di un corner un mancino non irresistibile di Sema per poco non viene tramutato in gol da un'incomprensione tra Dragowski e Badelj. Dopo la fiammata l'Udinese abbassa il baricentro con la Fiorentina che però fatica a impensierire Musso. Torna a provarci la squadra di casa, con le soluzioni dalla distanza di Rodrigo De Paul: le due sassate del 10 argentino mettono però soltanto i brividi al portiere polacco Dragowski. Gotti ripristina l'assetto tipico con Fofana e Lasagna per Jajalo e Nestorovski, mentre Iachini appesantisce l'attacco con Cutrone al posto di Igor, ma gli ospiti restano inoffensivi, e così è Lasagna a scaldare subito i guanti di Dragowski. I toscani hanno due chances intorno all'80', ma prima Duncan si allunga incredibilmente il pallone davanti a Musso, poi Cutrone e Badelj cestinano l'ottima ripartenza di Vlahovic. Nel recupero la Fiorentina prova il tutto per tutto, ma il bel destro di Chiesa esalta soltanto i riflessi di Juan Musso. Finisce così senza reti tra due squadre che fanno un passettino in classifica e rispondono così alle inseguitrici. Per l'Udinese è il quarto pareggio consecutivo in campionato.

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