L'obiettivo è chiaro quanto imperativo, mettere la gara interna contro la Samp alle spalle e tornare a puntare l'Europa, con il Milan nel mirino, dando un senso a questa stagione. L'Atalanta di Gasperini è chiamata alla prestazione di carattere, ma per farlo dovrà battere uno degli avversari più insidiosi possibili in questo momento di stagione, la Spal di Semplici, in grado di insidiare ogni compagine sul proprio terreno di gioco, forte di un organico amalgamato e agguerrito che non vuole abbandonare il sogno Serie A e si sta impegnando con le unghie e con i denti per giocare anche la prossima stagione in massima serie.

Semplici non può sbagliare tra le mura amiche e cerca l'impresa con il suo 3-5-2 marchio di fabbrica. Senza Vicari e Schiattarella, in difesa il trio è formato da Cionek, Salamon e Felipe, mentre a centrocampo c'è Lazzari sull'out di destra con Grassi, Viviani, Kurtic e Costa a completare la cintura. In avanti Paloschi coadiuva Antenucci

Gasperini schiera i suoi col canonico 3-5-1-1. In difesa out Caldara e Toloi, dentro Mancini e Palomino, a centrocampo Hateboer e Gosens sono gli esterni, Cristante il "falso" trequartista in luogo di Ilicic. In avanti Gomez sempre un passo indietro a Petagna.

Dopo le formalità di rito, inizia il primo tempo. Subito Atalanta che tiene in scacco gli avversari per 10' abbondanti con De Roon e Cristante tra i più attivi. Al quarto d'ora la Spal esce e si rende pericolosa con Grassi, ma Berisha chiude lo specchio. La Spal alza il baricentro e la Dea accusa il colpo, ci provano Viviani e Costa, ma in qualche modo Berisha si salva. La replica atalantina è affidata a Gomez che al 25' colpisce in pieno il palo da buona posizione, prima che il guardalinee annulli giustamente il gol di Freuler per fuorigioco. Quando tutto sembra portare verso la strada degli spogliatoi, la Spal passa: Viviani pennella il solito pallone insidioso, Cionek, parte in terzo tempo e trova la giusta deviazione per il vantaggio dei ferraresi. Al 45' è 1-0. 

Nella ripresa si riparte con un cambio, fuori un nervoso Petagna, dentro Cornelius fin qui a quota 5 reti in stagione. Frazione di gioco che inizia in modo speculare al primo tempo coi ferraresi che fanno la partita e la Dea che si limita alle ripartenze. Nella Spal Antenucci e Lazzari su tutti sono acclamati dagli spalti per la gara di sacrificio e corsa, così come Viviani che al 63' colpisce una clamorosa traversa a Berisha battuto. Come prevedibile alla prima disattenzione la Spal paga il conto: al 78' Gomez cade in area dopo un leggero tocco di un ingenuo Costa, dal dischetto va De Roon e sigla il pari. Il match si incattivisce ma le conclusioni latitano e dopo 3' di recupero termina qui la gara. 

Tra Spal e Atalanta finisce 1-1.

Un punto certamente più utile ai padroni di casa che agli ospiti, nonostante rimarrà ai ferraresi l'amaro in bocca per una gara che avrebbe potuto essere vinta con un pizzico in più di fortuna che in situazioni come queste fa rima con esperienza. Non fa drammi Semplici che pari dopo pari sta costruendo il suo capolavoro, qualche grattacapo invece per Gasperini che con un punto nelle ultime due giornate vede allontanare quella zona Europa che la Dea oramai pareva aver fatto sua.