IL TORNEO – Undicesima giornata della serie A 1998/1999, Il giorno è il 29 novembre 1998, in testa c'è la Fiorentina di Gabriel Batistuta in una classifica molto corta, dove inseguono le big Juventus, Milan e Roma.

Al termine di quella stagione molto emozionante, lo scudetto venne conquistato dal Milan di Zaccheroni, sospinto dai goal del cannoniere tedesco Oliver Bierhoff.

LA PARTITA – Il match clou della giornata è il derby capitolino numero 143: si sfidano la Lazio di Sven Goran Eriksson e la Roma di Zdenek Zeman.

Partita speciale per i giallorossi, reduci dal poker di sconfitte della precedente stagione, la Lazio invece ha 5 punti in meno e vuole accorciare le distanze.

Il derby non delude affatto le aspettative, ma prima di arrivare al 3-3 finale (unico precedente, 64 anni prima) è la Roma a inseguire anche se a segnare è la prima (con Delvecchio al 25’).

Una doppietta d'autore di Roberto Mancini, che nonostante i 35 anni è sempre un gran maestro del pallone, permette alla Lazio di ribaltare il risultato e lo consolida con un rigore di Salas (rosso a Peruzzi).

E’ il 69’, sembra finita e invece no: la Roma non molla e fra il 79’ e l’82’ con Di Francesco e Tottiraggiunge il clamoroso pareggio.

La Sud in delirio, il patron giallorosso Sensi che urla in tribuna e viene anche annullato un goal a Delvecchio; partita memorabile e dalle grandissime emozioni.

IL TABELLINO

LAZIO - ROMA 3-3 (1-1)

Marcatori: 26’pt Delvecchio, 29’pt R. Mancini, 13’st R. Mancini, 23’st Salas (R), 34’st Di Francesco, 37’st Totti.

LAZIO: Marchegiani, Pancaro, Negro, Mihajlovic (65? Fernando Couto), Favalli, Sergio Conceição (63? Venturin), Stankovic, Almeyda, Nedved, Salas (85? De La Peña), R. Mancini

A Disposizione: Ballotta, Lombardi, Gottardi, Iannuzzi. Allenatore: Eriksson.

ROMA: Chimenti, Candela, Petruzzi, Aldair, Wome, Tommasi, Tomic, Di Francesco, Paulo Sergio (85? Zago), Delvecchio (90? Bartelt), Totti.

A Disposizione: Campagnolo, Dal Moro, Conti, Frau, Gautieri. Allenatore: Zeman.

Arbitro: Farina di Novi Ligure

IL PROTAGONISTA – Il fantasista Roberto Mancini fu il grande protagonista di quel derby avvincente, con una doppietta di gran classe a coronare la sua prestazione maiuscola.

Fantasista dal talento cristallino, dimostrò tutto il suo valore nella lunga esperienza con la maglia della Sampdoria, un’esperienza di vita oltre che professionale, che gli permise di vincere 1 scudetto nel 1991, 4 Coppe Italia(1985,1988,1989 e 1994), 1 Supercoppa di lega(grazie ad un suo gol) ed una Coppa delle Coppe nel 1990.

Una lunga storia d'amore che si conclude nel 1997, quando venne acquistato dalla ambiziosa Lazio di Eriksson, con la quale vinse lo scudetto nella stagione 1999/2000.

L'EREDE - Sinceramente in questo caso non è facile trovare oggi un erede del grande Roberto Mancini, uno dei più forti calciatori italiani degli anni '80 e '90, che ha incantato con la sua classe e quei goal di tacco memorabili.

La Lazio di Inzaghi è sicuramente una gran bella realtà con ottimi calciatori, probabilmente il profilo che maggiormente si avvicina al "Mancio" è quello di Luis Alberto, un talento dai numeri notevoli.