
Chiamato alla grande risposta da Aramu al 39', ringiovanisce improvvisamente e sfodera una parata d'altri tempi. Un intervento fondamentale, perché lo squillo del Venezia rischiava di cambiare l'andamento della gara.
Chiamato alla grande risposta da Aramu al 39', ringiovanisce improvvisamente e sfodera una parata d'altri tempi. Un intervento fondamentale, perché lo squillo del Venezia rischiava di cambiare l'andamento della gara.
È il terzo in difesa, ma in realtà gioca in costante proiezione offensiva. Con le sue sgroppate mette in difficoltà il Venezia e sforna cross interessanti per i compagni, sempre pericoloso anche quando calcia da fermo. Attento nella fase difensiva, in forte calo nel finale, quando ha anche la palla giusta per chiudere la gara, ma la spara addosso a Romero.
Mette le cose in chiaro fin dai primi minuti, giocando sempre d'anticipo e facendo valere il fisico. Sui palloni alti è imbattibile, anche nell'area avversaria: solo un intervento di Haps sulla linea di porta gli nega la gioia del gol.
Registra arretrato, dà buone risposte a Inzaghi nel ruolo di perno centrale della difesa. Gioca alto, quasi sulla linea dei centrocampisti; disputa una gara priva di particolari sbavature e sempre nel vivo del gioco, impreziosita da un'ottima chiusura di testa nel finale.
Registra arretrato, dà buone risposte a Inzaghi nel ruolo di perno centrale della difesa. Gioca alto, quasi sulla linea dei centrocampisti; disputa una gara priva di particolari sbavature e sempre nel vivo del gioco, impreziosita da un'ottima chiusura di testa nel finale.
Senza strafare, si fa sempre trovare pronto sulla destra e va al cross con una discreta continuità. Meno coinvolto rispetto ad altre occasioni, non trova lo spunto vincente; accusa un infortunio muscolare che lo costringe a uscire.
Rileva Darmian, come al solito alterna buone giocate a passaggi a vuoto. Oggi è solido in difesa, ma pasticcia in avanti, con cross sbilenchi e tocchi imprecisi; si fa perdonare con un paio di belle chiusure.
Entra al posto di Calhanoglu e fa notare la differenza di qualità, divorandosi un contropiede pericoloso con un tocco impreciso. Porta dinamismo, ma toglie geometrie alla manovra nerazzurra.
Ancora un'ottima partita, i suoi tocchi sono sempre intelligenti e la distanza percorsa enorme. Entra nell'azione del primo gol, è sempre in movimento ed è il perno del centrocampo di Inzaghi.
Sicuramente un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni; corre tanto, ma non è sempre lucido. Ci prova al 30' con un colpo di testa, ma Romero controlla senza problemi; spinge bene, ma spesso gli manca il guizzo decisivo.
Nel primo tempo sembra appannato, poco preciso; gira a vuoto e spesso sbaglia il tocco decisivo. Meglio nella prima parte della ripresa, è più nel vivo del gioco ed è efficace nelle ripartenze. Si nota però che ha bisogno di riposo.
Sblocca la gara con un gran destro da fuori area, dopo averci provato su punizione al 18'. Sempre nel vivo del gioco, dialoga bene con i compagni e si muove tanto, dimostrando di essere a suo agio nel ruolo che Inzaghi gli ha cucito addosso.
Non particolarmente dentro la partita dal punto di vista mentale, è spesso fuori dal gioco e non riesce a trovare lo spunto vincente. Entra nell'azione del gol, ma combina pochissimo davanti e nella ripresa è sostituito da Lautaro.
Tanto volume di gioco, si muove su tutto il fronte offensivo e crea soprattutto per i compagni. Al 14' ci prova con un sinistro incrociato, neutralizzato da Romero; al 54' il suo destro è troppo centrale, nel finale si sacrifica tanto ma sbaglia qualche pallone di troppo.
Entra al posto di Correa, lavora tanti palloni e nel finale prima si procura, poi trasforma il calcio di rigore che chiude la partita. La sua zampata arriva in un momento pericoloso per l'Inter, che conquista 3 punti preziosi al Penzo.
L'Inter parte forte, pressa a tutto campo e non fa giocare il Venezia. La nota dolente sono i troppi gol sbagliati, i nerazzurri rischiano nel finale nonostante le numerose occasioni; la scelta di lasciare lo stanchissimo Dimarco in campo non convince del tutto.
L'Inter parte forte, pressa a tutto campo e non fa giocare il Venezia. La nota dolente sono i troppi gol sbagliati, i nerazzurri rischiano nel finale nonostante le numerose occasioni; la scelta di lasciare lo stanchissimo Dimarco in campo non convince del tutto.
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