
Partenza non convincente con alcuni palloni gestiti male con i piedi, ma poi dice la sua stoppando Milinkovic in occasione del contropiede che dà il 3-0 ai suoi.
Partenza non convincente con alcuni palloni gestiti male con i piedi, ma poi dice la sua stoppando Milinkovic in occasione del contropiede che dà il 3-0 ai suoi.
Il Var lo salva da una probabile espulsione (con rigore), ma l'avvio choc si trasforma pian piano in una buona prova, impreziosita poi dall'assist per la doppietta di Insigne.
Non deve ricorrere mai agli straordinari per tenere a bada gli attacchi della Lazio. Un pochino in affanno in fase di impostazione, mentre è sempre preciso nel gioco aereo.
Sbaglia davvero pochissimi colpi mettendo la museruola quasi sempre a Immobile, che però gli sfugge alle spalle in occasione del gol. Evento che gli costa il 7 in pagella. Prende un giallo, sarà squalificato.
Sbaglia davvero pochissimi colpi mettendo la museruola quasi sempre a Immobile, che però gli sfugge alle spalle in occasione del gol. Evento che gli costa il 7 in pagella. Prende un giallo, sarà squalificato.
Anello debole della retroguardia partenopea. Qualche discreta chiusura ma troppi interventi fuori tempo, tra cui l'uscita troppo alta in occasione del gol di Immobile e il tackle da cui nasce la punizione del 4-2 della Lazio.
Le prove generali per la sostituzione dello squalificato Manolas vanno benissimo. Entra bene in gara e chiude la strada del gol due volte alla Lazio, su Muriqi e soprattutto su Cataldi.
Il primo tempo è quasi anonimo, e la cosa preoccupa i palati fini abituati alle sue delizie. Il capolavoro arriva, ed è la giocata che porta al poker di Mertens. Troppo distratto e superficiale però poi nella giocata in uscita che costa il 4-1 della Lazio.
Preferito a Lozano, l'ex Sassuolo ripaga subito Gattuso della fiducia con uno dei suoi gol. Partita straordinaria soprattutto perché in difesa è sempre presente e molto prezioso nel tappare le falle di Di Lorenzo. Determinanti almeno due chiusure molto profonde, ma se ne contano molte di più.
Sostituisce alla grande Demme rispondendo a qualche critica che gli era piovuta addosso. Giganteggia in mediana e comanda tutte le operazioni recuperando una grande dose di palloni.
Qualche balbettio qua e là nel primo tempo che viene però dimenticato quando il Napoli prende il largo. Poi mette a disposizione della sua squadra il suo sinistro e la sua intelligenza tattica, utile nel gol che chiude la partita.
Continua la sua stagione di grazia, da bomber vero. Decide l'ennesima partita con due gol: prima spiazza con freddezza Reina e poi dipinge un arcobaleno che lascia in braghe di tela l'ex compagno di squadra. A un gol di distanza dal suo record in A, non si accontenta di questo e garantisce un apporto difensivo costante, da capitano vero.
Come Politano, anche lui vince il ballottaggio con Osimhen e ripaga alla grande Gattuso. Rifinisce l'azione del raddoppio di Politano muovendosi con i tempi giusti e poi realizza una rete di rara bellezza. Una delle sue. Ciro è tornato.
Staffetta preventivabile con Politano che frutta subito l'assist vincente per Osimhen per il 5-2. Ne cerca anche un altro per Elmas, ma Reina gli impedisce il bis di "+1".
Venti minuti in campo, un gol, fatto di caparbietà, potenza e freddezza. L'alternanza con Mertens può regalare un gran finale in volata al Napoli.
Trionfa nello spareggio Champions' gestendo al meglio tutte le staffette. Con il gruppo al completo conferma di poter fare grandi cose.
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