Rovina una buona prestazione con una dormita colossale sul gol del 4-3. Nel primo tempo è poco impegnato, ma Lautaro lo sorprende con un gran destro; nella ripresa si supera su Lukaku di piede, è plastico su Barella, ma nel finale valuta male la parabola disegnata da Sanchez e permette a D'Ambrosio di battere da dentro l'area piccola.
Pagelle Fiorentina 2° giornata Inter - Fiorentina 4-3
Rovina una buona prestazione con una dormita colossale sul gol del 4-3. Nel primo tempo è poco impegnato, ma Lautaro lo sorprende con un gran destro; nella ripresa si supera su Lukaku di piede, è plastico su Barella, ma nel finale valuta male la parabola disegnata da Sanchez e permette a D'Ambrosio di battere da dentro l'area piccola.
Ritrova la sua ex squadra, inizia benissimo mettendo in mezzo il pallone che Bonaventura e Kouame trasformano nel primo gol della Fiorentina. Risultati alterni contro Young, nel finale si distrae e lascia Hakimi libero di servire Lukaku: è in ritardo nella chiusura, un errore pagato a caro prezzo dai viola.
Riesce a infastidire Lukaku, sebbene il duello sia impari dal punto di vista fisico. Al 18' ferma Lautaro con un guizzo all'ultimo momento: l'arbitro fischia il rigore, ma dopo aver visto le immagini torna sui suoi passi. Anche nella ripresa cerca di limitare gli attaccanti nerazzurri, i gol arrivano per responsabilità dei compagni.
Riesce a infastidire Lukaku, sebbene il duello sia impari dal punto di vista fisico. Al 18' ferma Lautaro con un guizzo all'ultimo momento: l'arbitro fischia il rigore, ma dopo aver visto le immagini torna sui suoi passi. Anche nella ripresa cerca di limitare gli attaccanti nerazzurri, i gol arrivano per responsabilità dei compagni.
Rileva Chiesa, parte bene con alcune azioni di contropiede, ma rispetto al compagno ha decisamente meno "gamba" e si spegne quasi subito. Incolpevole per quanto riguarda la rimonta dell'Inter, non riesce a incidere come vorrebbe.
Si oppone in più occasioni alle avanzate degli attaccanti nerazzurri, chiudendo con puntualità. Va anche vicino al gol al 24', sfiorando la traversa con un bel colpo di testa. Sui gol non ha grandi colpe, Lautaro è semplicemente più bravo di lui in occasione dell'1-1, mentre sul 2-1 le principali responsabilità appartengono ad Amrabat.
Tornato alla Fiorentina proprio dopo l'esperienza all'Inter, si mette al servizio della squadra nel tentativo di congelare il risultato. Per lunghi tratti ci riesce, poi i nerazzurri mandano in campo i granatieri Vidal e Nainggolan, così lo spagnolo è costretto soltanto a difendere, e non è il suo mestiere.
Regala a Kouame la gioia del gol, permettendo all'attaccante di segnare da pochi passi. Disputa un primo tempo di qualità, con il suo palleggio permette alla Fiorentina di uscire palla al piede dalla difesa e riversarsi velocemente nella metà campo interista. La benzina finisce presto, ma finché è in campo risulta tra i migliori.
Una strepitosa prova sulla destra, gioca a tutta fascia senza mai risparmiarsi. Innesca l'azione del primo gol con un ottimo recupero, poi duella con Perisic vincendo nettamente il duello contro il croato. Il gol è la ciliegina sulla torta di un'ottima partita.
In gol per la seconda partita consecutiva, si rende protagonista di una splendida azione box to box, conclusa nel migliore dei modi a tu per tu con Handanovic. Prima ingaggia diversi duelli con i centrocampisti nerazzurri e raramente esce sconfitto; nel finale prova a resistere agli attacchi interisti, ma alla fine rimane con poca benzina nel serbatoio.
Dopo un primo tempo di buona fattura, rovina tutto con una sciagurata palla persa, che porta all'autogol di Ceccherini. Da quel momento sparisce dal campo, soprattutto nel finale, quando l'Inter guadagna metri e la Fiorentina non riesce più a ripartire.
Dopo un primo tempo così così, durante il quale inventa un bell'assist per Kouame ma perde anche il pallone che porta all'1-1 di Lautaro Martinez, è protagonista di una ripresa a dir poco sontuosa. Due assist, uno più bello dell'altro, per Castrovilli e Chiesa, nel finale inventa anche per Vlahovic, che spreca malamente: sarebbe stato un tris di assist da urlo.
Pochi minuti e realizza il gol che porta in vantaggio la Fiorentina, su assist di Bonaventura. Combatte su ogni pallone, al 17' ha la palla giusta per firmare la personale doppietta, ma Handanovic gli dice di no, mentre al 41' è Young a chiudere su di lui all'ultimo istante. Nel corso della ripresa lascia il posto a Vlahovic.
Pochi minuti e realizza il gol che porta in vantaggio la Fiorentina, su assist di Bonaventura. Combatte su ogni pallone, al 17' ha la palla giusta per firmare la personale doppietta, ma Handanovic gli dice di no, mentre al 41' è Young a chiudere su di lui all'ultimo istante. Nel corso della ripresa lascia il posto a Vlahovic.
Il suo ingresso è una delle chiavi della sconfitta della Fiorentina. L'attaccante ne combina di tutti i colori: prima si divora un gol fatto, spedendo alle stelle l'ennesimo invito magistrale di Ribery; poi si lascia beffare da D'Ambrosio, permettendo al difensore di colpire di testa per il gol del 4-3. Due errori madornali, che condannano la squadra viola.
La sua Fiorentina disputa un gran bel primo tempo, ma è ingenua nel finale della frazione, quando si fa punire da Lautaro Martinez. Ribery trascina i viola, ma l'allenatore sbaglia due cambi, prima mandando in campo Vlahovic, poi togliendo proprio il francese. E l'Inter ne approfitta, vincendo la partita. Ma lo stato di forma del campione transalpino è un'ottima notizia per la squadra viola.
La sua Fiorentina disputa un gran bel primo tempo, ma è ingenua nel finale della frazione, quando si fa punire da Lautaro Martinez. Ribery trascina i viola, ma l'allenatore sbaglia due cambi, prima mandando in campo Vlahovic, poi togliendo proprio il francese. E l'Inter ne approfitta, vincendo la partita. Ma lo stato di forma del campione transalpino è un'ottima notizia per la squadra viola.
La sua Fiorentina disputa un gran bel primo tempo, ma è ingenua nel finale della frazione, quando si fa punire da Lautaro Martinez. Ribery trascina i viola, ma l'allenatore sbaglia due cambi, prima mandando in campo Vlahovic, poi togliendo proprio il francese. E l'Inter ne approfitta, vincendo la partita. Ma lo stato di forma del campione transalpino è un'ottima notizia per la squadra viola.
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