Due belle parate su Messias ma prima c'era stata una scarsa reattività sul gol dell'1-0 e qualche uscita avventurosa che ha fatto venire i brividi ai tifosi rossoblu.
Pagelle Bologna 28° giornata Crotone - Bologna 2-3
Due belle parate su Messias ma prima c'era stata una scarsa reattività sul gol dell'1-0 e qualche uscita avventurosa che ha fatto venire i brividi ai tifosi rossoblu.
Partita non semplice la sua perché se Di Carmine non gli crea problemi, la fisicità di Simy sì e non sempre il brasiliano ha la meglio. Nella ripresa qualche pasticcio di troppo non gli permette di arrivare alla sufficienza.
Poco aggressivo quando spinge in attacco, poco lucido nelle letture in fase difensiva. Più di una volta si salva usando e bene il fisico.
Spinge molto in avvio di partita poi resta bloccato per l'intraprendenza di Molina. Nella ripresa deve occuparsi di coprire la retroguardia e, a parte qualche sbavatura, svolge il compito con precisione.
I due gol del Crotone nascono da due suoi interventi niente affatto lucici. Dai quali tuttavia si riscatta abbondantemente con il gol che avvia la rimonta del Bologna. Alla fine il 6 è il giusto equilibrio.
Primo tempo abulico, con Petriccione che gli toglie molto spazio. Nella ripresa migliora il suo rendimento ed entra bene nell'azione del 2-2. Anche in una giornata non brillante, insomma, il suo contributo non manca.
Primo tempo abulico, con Petriccione che gli toglie molto spazio. Nella ripresa migliora il suo rendimento ed entra bene nell'azione del 2-2. Anche in una giornata non brillante, insomma, il suo contributo non manca.
Perde nettamente il duello con Messias, che lo sovrasta per tutto il primo tempo. Non riesce a farsi vedere in zona offensiva, mostrando poderosi passi indietro rispetto alla bella prova con la Samp.
Perde nettamente il duello con Messias, che lo sovrasta per tutto il primo tempo. Non riesce a farsi vedere in zona offensiva, mostrando poderosi passi indietro rispetto alla bella prova con la Samp.
Dopo un periodo in ombra, sfodera una prestazione pienamente convincente ben al di là del gran bel gol segnato. Attento in chiusura e lucido nella gestione dei palloni, l'olandese ha fatto rivedere di che pasta è fatto.
Nel primo tempo non è sempre ottimale nelle scelte e nei posizionamenti, ma appare comunque più reattivo di Svanberg. Nel secondo tempo può attaccare di più e si fa vedere con un paio di giocate interessanti prima di essere sostituito.
Come in altre occasioni, gli manca solo il gol. Cuce il gioco, offre spazi continui ai compagni, serve un assist a Soumaoro, non si arrende mai.
Con il suo ingresso in campo il Bologna acquista quella vivacità e quella imprevedibilità offensiva necessaria per completare la rimonta sul Crotone. Unica pecca, non da poco, della sua partita: l'occasione da gol sciupata malamente davanti a Cordaz.
Non è la prima volta che Mihajlovic gli chiede, in situazione di emergenza, di ricoprire tutta la fascia. E non è la prima volta che lui risponde presente, dando sia qualità nell'attaccare la profondità che quantità nel coprire lo spazio in difesa.
Parte bene, puntando Cuomo e saltandolo spesso e volentieri. Poi ha un vistoso calo nella qualità delle giocate dal quale non si riprende più, tanto da essere sostituito all'intervallo.
Baldanzoso avvio di partita a cui però fa seguire lunghi minuti di oblio. Nella ripresa si risveglia e oltre a servire a Schouten il pallone del 2-2 è una costante spina nel fianco della difesa pitagorica.
Il modo in cui attacca con veemenza il pallone respinto da Cordaz fa capire che sia cambiato nello spirito rispetto ad altre uscite inconcludenti. E trova il premio del gol vittoria con quella zampata. In questo momento è lui il giocatore più affidabile sulla destra.
Il modo in cui attacca con veemenza il pallone respinto da Cordaz fa capire che sia cambiato nello spirito rispetto ad altre uscite inconcludenti. E trova il premio del gol vittoria con quella zampata. In questo momento è lui il giocatore più affidabile sulla destra.
L'atteggiamento dei suoi nel primo tempo non è affatto ottimale. Il serbo ha il merito di scuoterli nell'intervallo e soprattutto di fare i cambi giusti, quelli che svoltano la partita.
L'atteggiamento dei suoi nel primo tempo non è affatto ottimale. Il serbo ha il merito di scuoterli nell'intervallo e soprattutto di fare i cambi giusti, quelli che svoltano la partita.
L'atteggiamento dei suoi nel primo tempo non è affatto ottimale. Il serbo ha il merito di scuoterli nell'intervallo e soprattutto di fare i cambi giusti, quelli che svoltano la partita.
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