Pronti via e viene prima punito dal fuoco amico e poi infilato da un gioiello di Milinkovic. Per sua fortuna la serata migliora con il passare del tempo e deve solo mettere una pezza su Immobile.
Pagelle Atalanta 27° giornata Atalanta - Lazio 3-2
Non fornisce le solite certezze lì dietro, vittima forse anche degli spostamenti di postazione con Djimsiti. Serata difficile nel complesso per il difensore brasiliano.
Mai troppo appariscente ma comunque nel complesso efficace, sia in difesa che in qualche scorribanda offensiva.
Come per tutto il resto dell'Atalanta, l'inizio è choc, con la grave palla persa che porta al raddoppio della Lazio. L'assist che piazza per Gosens lo riabilita e anche lui partecipa alla rimonta in maniera attiva.
Anno di grazia anche dopo il lockdown. L'esterno tedesco non smette di buttare la palla in fondo al sacco avversario: questa volta è un colpo di testa implacabile a valergli l'ottavo gol in campionato. Mostruoso.
Gioca un primo tempo da incubo vero. Non ne azzecca una, viene superato ogni volta ed è spesso fuori posizione. Alla fine la differenza la fa però nell'area opposta alla sua, quando incorna in rete il gol che vale tre punti per l'Atalanta.
Gioca un primo tempo da incubo vero. Non ne azzecca una, viene superato ogni volta ed è spesso fuori posizione. Alla fine la differenza la fa però nell'area opposta alla sua, quando incorna in rete il gol che vale tre punti per l'Atalanta.
Entra nel miglior momento dell'Atalanta e gestisce con scioltezza i ritmi della partita. L'egoismo di Muriel gli toglie un possibile gol.
Al di là della goffa autorete, la sua è una prestazione decisamente negativa. Lento, macchinoso e spesso falloso (becca un giallo), è la rotella nerazzurra fuori dall'ingranaggio.
Il Papu è la solita gioia per gli occhi. E' l'unico a distinguersi nel nulla della prima mezz'ora, e questo non è un caso. Quando la sua squadra si sblocca, illumina la scena con giocate sempre (e sottolineo, sempre) vincenti. L'assist per Palomino è solo la ciliegina su una torta gustosissima per Gasperini.
Il Papu è la solita gioia per gli occhi. E' l'unico a distinguersi nel nulla della prima mezz'ora, e questo non è un caso. Quando la sua squadra si sblocca, illumina la scena con giocate sempre (e sottolineo, sempre) vincenti. L'assist per Palomino è solo la ciliegina su una torta gustosissima per Gasperini.
Il Papu è la solita gioia per gli occhi. E' l'unico a distinguersi nel nulla della prima mezz'ora, e questo non è un caso. Quando la sua squadra si sblocca, illumina la scena con giocate sempre (e sottolineo, sempre) vincenti. L'assist per Palomino è solo la ciliegina su una torta gustosissima per Gasperini.
Imperdonabile il pisolino che si concede su Luis Alberto in occasione dello 0-2 di Milinkovic. Ha il merito di non abbattersi e di tornare a macinare gioco già dalla fine del primo tempo. Le sue geometrie nella ripresa sono preziosissime.
E' un animale da gara: non molla mai l'osso e cerca sempre la giocata vincente, anche incaponendosi. Strakosha gli dice no nel primo tempo, e poi si inchina nella ripresa per il gol del 2-2.
Fa notizia già di per sé il suo rientro, poi lo sloveno fa vedere un paio di scambi con Muriel che fanno ben sperare per il futuro.
Non entra con la testa giusta, e getta alle ortiche un paio di occasioni che potevano chiudere prima la pratica per i suoi.
Non spacca in due l'avversario come fatto il Sassuolo, soprattutto a causa della marcatura di Acerbi, ma ha il pregio di mettersi a disposizione della squadra con sponde importantissime, che rialzano il baricentro dell'Atalanta.
Anche dalla tribuna guida i suoi, e con lo stadio vuoto è più semplice. Altra vittoria e quarto posto sempre più solido, nonostante la Roma.
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Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.