Quando chiamato in causa, nei limiti del possibile, è sempre pronto, ma con una difesa troppo spesso in vacanza non può nulla e alla lunga cede sotto i colpi a ripetizione degli avversari.
Pagelle Chievo 26° giornata Torino - Chievo 3-0
Quando chiamato in causa, nei limiti del possibile, è sempre pronto, ma con una difesa troppo spesso in vacanza non può nulla e alla lunga cede sotto i colpi a ripetizione degli avversari.
Quando chiamato in causa, nei limiti del possibile, è sempre pronto, ma con una difesa troppo spesso in vacanza non può nulla e alla lunga cede sotto i colpi a ripetizione degli avversari.
Eppure aveva iniziato bene e nel primo tempo è stato uno dei migliori dei suoi, nella ripresa, soprattutto dopo il primo gol subito crolla sotto i colpi degli avversari.
Entra in campo e il Toro inizia a fare ciò che vuole in attacco, segnando tre gol. Nell'ultimo subito mette in mostra tutta la sua inesperienza, dando anche all'allenatore un inequivocabile segnale per il prosieguo di stagione.
Sulla corsia di competenza ha da contrastare un avversario tutt'altro che agevole. Nel quarto d'ora rimasto in campo vi riesce con mestiere, prima di alzare bandiera bianca per l'infortunio al ginocchio che lo costringe ad abbandonare il campo in barella.
Il migliore per distacco dei suoi e non è un caso che i tre gol subiti arrivino solo quando lui esce dal campo. Sicuro e preciso nelle chiusure, sempre pronto nelle ripartenze e con la casellina degli errori vuota. Di certo una sicurezza per il futuro.
Il migliore per distacco dei suoi e non è un caso che i tre gol subiti arrivino solo quando lui esce dal campo. Sicuro e preciso nelle chiusure, sempre pronto nelle ripartenze e con la casellina degli errori vuota. Di certo una sicurezza per il futuro.
Dopo il buon primo tempo vanifica tutto con le disattenzioni sui gol, paga un collettivo che troppo presto alza bandiera bianca ma non può essere una scusa.
Tra i migliori dei suoi fino al capitombolo dei tre gol subiti nei quali ha qualche responsabilità, soprattutto sul secondo. Il Chievo, comunque vada, ha l'obbligo di ripartire dalla sua esperienza.
Tra i migliori dei suoi nel primo tempo, uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca, ma quando lo fa Rincon lo umilia. Sembra finita ma non è così, perché esce mentalmente dal campo e gli avversari dilagano e il Toro si assicura i tre preziosi punti odierni.
L'unica occasione buona del primo tempo la sciupa malamente, da trequartista funziona a grandi linee, non quest'oggi dove il reparto offensivo del Chievo è un disastro.
L'unica occasione buona del primo tempo la sciupa malamente, da trequartista funziona a grandi linee, non quest'oggi dove il reparto offensivo del Chievo è un disastro.
Ha dinanzi a se un avversario che definire ostico sarebbe riduttivo, ma quasi mai riesce a chiuderlo. I disastri dietro sono compensati con l'ottima proposizione offensiva, come già avvenuto contro la Fiorentina, ma quest'oggi non può bastare.
Ha dinanzi a se un avversario che definire ostico sarebbe riduttivo, ma quasi mai riesce a chiuderlo. I disastri dietro sono compensati con l'ottima proposizione offensiva, come già avvenuto contro la Fiorentina, ma quest'oggi non può bastare.
il gol non è certo nelle sue corde, con medie che lo accompagnano degne di un difensore. Fa tanto lavoro sporco e lo fa bene, ma quando c'è da concludere meglio lasciar perdere.
Una sola ottima palla concretizzabile e la sciupa maldestramente. Il resto della gara è un continuo correre senza uno scopo e tanta imprecisione, nonostante abbia a sua parziale discolpa la mancanza di assistenza da parte dei compagni.
Entra per dare brio offensivo ai suoi, ma riesce solo a farsi ammonire per simulazione e scaldare i guantoni di Sirigu con un tiro da fuori. Di certo più dei compagni oggi schierati dal 1', ma ancora non basta.
Tra i peggiori nel primo tempo, non riesce a riscattarsi nella ripresa. Il suo ruolo da jolly non da punti di riferimento agli avversari, ma troppo spesso neppure ai suoi compagni.
Tra i peggiori nel primo tempo, non riesce a riscattarsi nella ripresa. Il suo ruolo da jolly non da punti di riferimento agli avversari, ma troppo spesso neppure ai suoi compagni.
Evitare la retrocessione è ormai un ostacolo insormontabile, ma così anche gettare le basi per la prossima stagione appare complicato.
Evitare la retrocessione è ormai un ostacolo insormontabile, ma così anche gettare le basi per la prossima stagione appare complicato.
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