Dopo l'ufficialità del rinnovo di Tabarez nel ruolo di c.t. dell'Uruguay, sportnews.eu ha contattato Roberto Muzzi per un commento relativo a tale notizia. Queste le parole dell'ex attaccante del Cagliari: “Io me l’aspettavo perchè è un grandissimo allenatore e anche come persona. Tutti gli vogliono bene e tutti i giocatori l’hanno voluto. Persone così devono sempre stare in mezzo ad un campo di calcio. Sono veramente felice che ha rinnovato per altri quattro anni. Per me è stato come un papà perché io sono cresciuto con lui, sia calcisticamente che come uomo. Mi ha dato veramente tanto, un Maestro per tutti. Un allenatore eccezionale che ogni giorno aveva una parola positiva per tutti. Io ero giovane, ma lui con noi giovani parlava molto. Ci dava insegnamenti importanti non solo a livello calcistico, ma anche umano, su come ci saremmo dovuti comportare nella vita, davvero eccezionale. Tutti gli volevano bene, penso pure chi non giocava. Aveva un ottimo rapporto con tutti. Lui si incazzava, ma gli durava un minuto, e aveva classe anche quando si arrabbiava. Aveva un modo tutto suo di arrabbiarsi, alzava il sopracciglio, ti guardava e già tu sapevi che lui era infastidito, senza però dover alzare la voce. Devo tutto a lui e ogni tanto lo sento. Lui mi chiama ancora “Robertino” anche adesso che ho 47 anni. Lo porto sempre nel cuore. Lo seguo sempre, anche agli ultimi Mondiali. Quando l’ho visto così un po’ mi si è stretto il cuore, ma conoscendolo vedo che ha ancora la grinta e il carattere forte che lo contraddistingue”.