Non solo Italia, l'emergenza Coronavirus ha investito tutta l'Europa in particolare, obbligata la scelta della Uefa di rinviare gli Europei, inizialmente previsti per l'estate prossima, all'anno prossimo: rimpianto ma nessun passo indietro per Roberto Mancini, c.t. della nostra Nazionale, che ha espresso il proprio punto di vista stamane in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

Mancini: "Ora il meglio da Zaniolo, Chiesa e Berardi"

Di seguito i passaggi più interessanti della stessa: "Nessuno era pronto a questo inferno, ma non penso a lasciare l'Italia, né come Paese, né come Nazionale. Saremo arrugginiti quando ricominceremo, ma basterà oliare la catena e pedaleremo come prima. Ho sentito la botta della delusione per il rinvio degli Europei, avevo cominciato ad impostare tutto. Mi piace pensare positivo: a maggio si ripartirà, ed io andrò in giro per gli stadi a incontrare i miei giocatori. La lotta per lo scudetto è aperta, Juve ancora favorita, ma Lazio e Inter sono in corsa. Le Olimpiadi non possono essere cancellate, aspetterei l'ultimo minuto prima di prendere questa decisione. Mi aspetto comunque una crescita soprattutto da Zaniolo, Chiesa e Berardi nei prossimi mesi, così come da altri che devono trovare le giuste conferme. Caputo come Schillaci a Italia '90? Vedremo...".