Impegno fondamentale domani sera in Nations League contro la Polonia, decisivo per evitare la retrocessione in Lega B dell’Italia, ma nella conferenza stampa della vigilia il ct Roberto Mancini non carica di significati drammatici la sfida a Piatek e compagni: ”Il nostro obiettivo è la qualificazione agli Europei, lavoriamo per formare un gruppo forte. La Polonia rimane un'ottima squadra, con giocatori di talento. Non sarà una partita semplice però ce la possiamo giocare. La retrocessione? E’ una cosa che può accadere alla Germania, la Croazia e l'Inghilterra, la Nations League è stata fatta questa per dare più importanza alla amichevoli e al ranking. Non vedo nessun dramma in questo, è una partita di calcio che cercheremo di vincere ma non cambia assolutamente niente”.

Partita dunque importante ma non decisiva nel futuro della Nazionale secondo Mancini. “Quando abbiamo iniziato il nostro obiettivo era quello di ricostruire e fare una bella figura in Nations League ma non c'è un altro obiettivo. Il resto si traccia più avanti. Ci vuole un po' di tempo, non è semplice, nel momento in cui riusciremo a trovare il gruppo non avremo molti problemi a mettere la squadra per gli Europei".

"La Polonia contro di noi ha avuto poche occasioni limpide. Non meritava di più, credo che il pareggio sia stato giusto”, spiega il ct. “Il Portogallo invece ha meritato di vincere, ha delle certezze e qualcosa in più".

Sulla formazione in campo domani: "Per vincere serve un centravanti che fa gol, poi servono delle soluzioni e vanno cercate. Verratti? È un giocatore di buona qualità, a noi serve. Ha fatto un'ottima partita a Genova, ha bisogno del tempo per conoscere, così come non credo abbia il 100% della condizione".Siamo andati molto bene per 60 minuti contro l'Ucraina, poi abbiamo cambiato. Dobbiamo cercare di continuare sulla nostra strada. In cinque partite non si ricostruisce una nazionale".