In vista della gara di domenica sera in Polonia, il difensore dell'Italia e della Juventus Leonardo Bonucci ha parlato in conferenza stampa: "Mancini? È meno ossessivo, ma chiede molto alla squadra. Non a caso mercoledì è venuta fuori una gara interessante a livello tattico e tecnico. Abbiamo spinto per stare nella metà campo avversaria, recuperando più palloni possibile. Il ct ci dà tanti momenti di riposo, ma tatticamente non facciamo poco".

"Derby? Spero di vedere una grande partita, ma preferisco il Milan. Ho lasciato bravi ragazzi e un grande allenatore".

"Attaccanti? Non ci sono mai stati bomber con tantissimi gol, in Nazionale. C'è chi arriva a 50-60 gol, in Italia è Gigi Riva con 35. La tradizione dice così, poi in quest'ultimo periodo sono girati molti attaccanti. Trovarne uno che ne faccia 20 in 20 partite è difficile. La Nazionale è una cosa diversa, la maglia ha un peso differente".

"Ritorno di Ventura? Credo sia importante per lui, ritrovare una panchina per dimostrare che dopo la non qualificazione al Mondiale ci possa essere un'altra chance. Io con lui sono nato, quindi posso solo ringraziarlo. Dopo la Svezia è stato fatto un gioco al massacro, però è ovvio che sia lui che noi abbiamo avuto delle colpe".

"A me piace vincere, perdere o pareggiare mi fa rosicare. Sapete qual è il mio umore. Nella partita contro l'Ucraina si è vista un'Italia diversa, positiva e propositiva. Ci manca fare gol, è un dato che non possiamo non prendere in esame. Sono fiducioso per domenica e per il futuro".

"Bernardeschi? Ha fatto una crescita impressionante lo scorso anno, sta continuando in questi mesi. Mi ha impressionato, lo avevo visto in Nazionale, ora l'ho trovato alla Juventus e sta diventando un uomo".

"Retrocessione? Sicuramente domenica c'è un certo valore, è una gara difficile da giocare che abbiamo l'obbligo di vincere. Scendere in Lega B può compromettere situazioni, come l'Euro 2020 e il prossimo mondiale. Non è da dentro fuori ma poco ci manca. I giovani di oggi, forse, soffrono un po'. Devono esprimersi come meglio sanno, alla fine quando siamo qui ognuno cerca di aiutare l'altro. Rappresentiamo un paese che vuole farci vincere sempre, tornare orgogliosi come nell'Europeo del 2016 dove abbiamo fatto bene. È compito dei più vecchi fargli capire di giocare le chance al massimo".

"Prendere sempre gol è un problema, dobbiamo riuscire a rimanere equilibrati, anche se con l'Ucraina abbiamo preso due tiri in porta. È un dato che ci deve far riflettere. I tre attaccanti che non danno riferimento sono un problema, perché i movimenti sono difficili da leggere".