La direzione, adesso, sembra quella giusta. Polemiche (giuste o ingiuste), critiche (anche queste, legittime o meno) e incomprensioni (vedi quella con Capello) a parte, può essere finalmente ricominciata alla grande la stagione di Nicolò Zaniolo, finalmente tornato decisivo per la Roma e per i suoi fantallenatori. Ieri, complice una grave svista difensiva, il 22 giallorosso ha trovato il 2° gol di fila, a cui va sommato anche il centro contro il Borussia Mönchengladbach in Europa di una settimana fa. In tutte e tre le occasioni Zaniolo ha giocato da ala destra, con liceità di accentrarsi e fungere da seconda punta al fianco dell'attaccante. In quella posizione avevano giocato in tanti, ma nessuno con il suo rendimento attuale. Insomma, un mini crack, utilizzabile anche da trequartista centrale (nella posizione in cui ora sta giocando Pastore e prima giocava Pellegrini). Ma le cose, a breve, potrebbero cambiare. 

2 gol di fila, ma occhio: sta per tornare Pellegrini. E Under...

L'attesissima crescita del fantasista capitolino, forse non a caso, è coincisa con l'infortunio di Pellegrini di qualche settimana fa e di Under di poco prima. L'ex Sassuolo si stava imponendo da riferimento centrale dietro a Dzeko, sia in ambito realizzativo che in quanto a funzionalità della manovra. Poi lo stop: frattura al quinto metatarso del piede destro, che dovrebbe consentirgli di essere nuovamente in campo solo dopo la sosta novembrina. Già tra qualche giorno, in ogni caso, Pellegrini ricomincerà a correre ed a lavorare con la squadra. La sua tabella di recupero prevede quindi ancora uno stop in Roma-Napoli, Parma-Roma e ritorno col Gladbach, la probabile convocazione in Roma-Brescia e il ritorno in campo, molto probabile, in Basaksehir-Roma del 28 novembre. Più semplice, invece, parlare delle condizioni di Under: ieri in panchina per 90', il turco sarebbe subentrato se non ci fosse stato il rosso precoce a Fazio. E già nel fine settimana, pur non essendo al 100%, probabilmente lo vedremo in campo per qualche minuto. Insomma, ancora per qualche partita la maglia da titolare che non sempre Fonseca gli aveva concesso, all'inizio, sarà sulle spalle di Nick. Poi se la dovrà nuovamente conquistare, contro due diretti concorrenti che interpretano il ruolo in maniera assai diversa, ma che l'allenatore preferisce.

Roma, le nuove gerarchie in attacco. Sono uguali alle vecchie?

Anche ieri a Udine le capacità del classe '99 si sono ben viste. La sua fisicità e dirompenza sono proverbiali, così come anche la disponibilità maggiore, rispetto a Pellegrini e Under, di accompagnare la manovra ed aprire spazi per il centravanti. Il lavoro tecnico tattico di Pellegrini, e la qualità pura di Under, piacciono da impazzire a Fonseca, che difatti quando i suoi saranno tutti al meglio ristabilirà le gerarchie: Mkhitaryan (che sarà convocato già il 7 novembre contro il Borussia) a sinistra, Pellegrini al centro e uno tra Under e Zaniolo a destra. Rischiano, quindi, di giocar meno lo stesso Zaniolo, Kluivert e Perotti. L'olandese ha segnato anche ieri, ma della batteria dei fantasisti è quello meno disciplinato tatticamente; Perotti è tornato e ha giocato due spezzoni contro il Milan e alla dacia Arena, ma non sembra avere mai i 90' nelle gambe. Nell'attesa, Zaniolo continua a far male ed a trascinare la Roma. I fantallenatori hanno investito tanto su di lui: e la speranza che possa inserirsi tra i titolari con continuità anche quando Fonseca riavrà i suoi tanti infortunati è viva. Tutto, o quasi, sta a lui.