Cinquantotto gol fatti in trentasette partite, media di 1.57 a incontro. Se non lo specificassimo noi, quasi nessuno potrebbe pensare che si tratta del rendimento realizzativo del Napoli di quest'anno. Si spiega anche così l'attuale settimo posto in classifica, appesantito dalla sconfitta (senza reti all'attivo) subita ieri sul campo dell'Inter e dalla mancata possibilità aritmetica di lottare per un piazzamento migliore, qualora il Milan dovesse battere la Sampdoria a Marassi questa sera e anche in caso di vittoria con la Lazio al San Paolo sabato prossimo. E pensare che dodici mesi fa con Ancelotti in panchina arrivarono fino a fine maggio 74 centri (media di 1.95 a partita), di fatto quasi mezzo in più ogni 90' rispetto al torneo in corso. Un campionato nato malissimo, proseguito con molte più ombre che luci e concluso in maniera oggettivamente mediocre. O, comunque, non all'altezza di una squadra di questo calibro.

Napoli, numeri da crisi per gli attaccanti

Ciò che spicca più di ogni altra cosa, quando si parla di +3 per gli azzurri, è il rendimento degli attaccanti che quest'anno non è stato altisonante e che vive un trend in netto calo. Prendendo in esame soltanto le ultime cinque giornate, degli appena sei gol realizzati dalla squadra di Gattuso soltanto tre portano la firma degli uomini offensivi in rosa. Due col Sassuolo (Milik e Politano), l'altro a Parma (Insigne, peraltro su rigore). Il resto a firma di Manolas, Hysaj e Allan, due difensori e un centrocampista che di fatto si sono sostituiti ai centravanti.

Fantacalcio, i numeri di Milik e Mertens

Se vogliamo dare meno 'colpe' agli attaccanti esterni (anche se i numeri di Insigne sono tutt'altro che soddisfacenti), chi si può definire quasi un assente ingiustificato sono proprio i due centrali, Arkadiusz Milik e Dries Mertens, e non per forza in ordine decrescente di responsabilità. 11 gol il polacco in 26 presenze, solo 9 per il belga in 30 apparizioni. Entrambe le fanta-medie di poco sopra il 7, ben altre erano le aspettative anche al Fantacalcio visto che comunque si parla dei due principali stoccatori di una squadra che partiva quanto meno per centrare con una certa scioltezza la qualificazione alla prossima Champions League. E invece così non è stato: quali saranno le ripercussioni nella prossima asta? Molto potrebbe dipendere dal mercato che sarà: il futuro di Milik non è ancora certo, Victor Osimhen potrebbe rubare non poco spazio a "Ciro".

Insigne (Getty)
Insigne (Getty)