Dusan Vlahovic viaggia spedito verso la Juventus. Dalle parole di Pradè alla trattativa ormai ai dettagli il passo è stato piuttosto breve. Ma il trasferimento colossale di gennaio non interessa solo i tifosi bianconeri e quelli della Fiorentina, bensì anche i fantallenatori del serbo. Che ora si interrogano sul suo rendimento da febbraio in poi: cosa cambia al Fantacalcio con Vlahovic alla Juventus? L'analisi va fatta su tre macro-temi di riferimento: la questione rigori, la coesistenza con Dybala e il salto in una big.

Vlahovic alla Juventus: un bene per il Fantacalcio?

  1. CALCI DI RIGORE - Partiamo subito da un "problema" non di poco conto: con ogni probabilità, Vlahovic alla Juventus non sarà più rigorista. Questione cruciale quando analizziamo il rendimento del centravanti in questo campionato: dei 17 gol finora siglati, ben 5 (quasi un terzo del totale) sono arrivati dal dischetto, con anche un errore all'ultimo calciato col Genoa. Senza questo 'contributo' extra, la quota di bonus pesanti da qui a maggio potrebbe ridursi, in relazione a quello che sarebbe stato il suo score realizzativo se invece fosse rimasto a Firenze.

  2. IL TANDEM CON DYBALA - D'altro canto, però, il pensiero di formare un tandem offensivo con Dybala stuzzica le fantasie di tutti. Che sia 4-4-2, 4-2-3-1 o 4-3-3, il compagno di riferimento là davanti sarà la Joya, al netto delle bizze contrattuali di queste settimane. Qui il discorso cambia: se il fattore rigori lo penalizza, giocare in una squadra dal tasso tecnico ancora più elevato e che lo metta in condizione di esprimere tutto il suo potenziale può comunque permettergli di trovare quella quota di gol "persa" dagli undici metri. Del resto se la Juventus, di gran lunga col peggior attacco tra le prime cinque, cercava un bomber di razza, il motivo è proprio questo e crede fortemente che con il serbo possa colmare senza patemi questa lacuna.

  3. IL SALTO IN UNA BIG - Ultima ragione di "preoccupazione" per i fantallenatori: il passaggio dalla Fiorentina alla Juventus sotto il profilo delle ambizioni e delle aspettative. In Toscana Vlahovic era un re, la squadra giocava per lui, c'erano anche maggiore libertà di sbagliare e minori pressioni. A Torino lo scenario cambia drasticamente: i bianconeri si aspettano una svolta offensiva grazie a quanto dimostrato fino ad oggi, l'investimento economico è enorme e lui sa da subito che non può permettersi di fallire. Sia in campionato, sia in Champions League: saprà reggere l'enorme peso e la responsabilità di essere il centravanti del presente e del futuro bianconero, senza lasciare bonus per strada?
Vlahovic (Getty)
Vlahovic (Getty)