Mentre diventa imminente l’annuncio del passaggio di Simone Verdi dal Napoli al Torino, scatta l’interrogativo per i fantallenatori particolarmente attenti allo scacchiere granata: come cambia l’assetto offensivo di Mazzarri, e soprattutto chi pagherà in termini di minutaggio per far posto al 27enne ex Bologna?

Un primo paletto: difficilmente Verdi avrà lasciato il progetto Napoli, se non a fronte di importanti garanzie sul maggiore impiego rispetto a quello trovato in azzurro con Ancelotti poi. Se considerarlo titolare inamovibile lo diranno i primi verdetti del campo, ma è fuori di dubbio che Verdi si candida come minimo ad essere una serissima alternativa, in termini di turn-over (specie se i granata dovessero andare avanti in Europa League contro il Wolverhampton, e dunque con il doppio impegno almeno fino a gennaio).

Già, ma al posto di chi? Logica vorrebbe, per impiego passato sul settore di esterno destra, Iago Falque: per curriculum passato e presente e per impiego in campo di entrambi, Verdi appare come il sostituto (o, meglio, l’alternativa) dello spagnolo, già alle prese con un precampionato frammentato per intoppi fisici. Con una importante postilla: Verdi è ambidestro, calcia indifferentemente con i due piedi, e già, sull’altra fascia, Mazzarri impiega un esterno d’attacco sinistro con il piede contrario come Berenguer, destro naturale. Ecco perché la duttilità di Verdi potrebbe avere grosse ricadute anche sull’impiego in pianta stabile da titolare dell’ex Osasuna, 31 presenze nella scorsa stagione col Toro. Occhio, fantallenatori, perché potrebbero essere meno in questa: più respiro, più riposo e minore titolarità per Berenguer, o per Iago Falque. O magari, come nei progetti di Walter Mazzarri, addirittura per entrambi…