Kevin-Prince Boateng di nuovo a disposizione dei fantallenatori. Sembra passata una vita da quel fatidico 21 gennaio 2019, un fulmine a ciel sereno: addio al Sassuolo, trasferimento al Barcellona. Con conseguenti e inevitabili ripercussioni in ottica fantacalcio, compreso un 'rimborso morale' che ha fatto davvero notizia, con tanto di prova fotografica del bonifico. I blaugrana, però, hanno ufficialmente deciso di non riscattare il cartellino del centrocampista ghanese che in blaugrana ha giocato appena 123 minuti complessivi. E ora che fare? E' ancora troppo presto pensare a qualche strategia in vista delle aste di agosto e settembre, ma il suo è un caso piuttosto particolare che merita un discorso a parte e più approfondito. Un'analisi che gira attorno a un unico, semplice e inquietante interrogativo: in caso di permanenza in neroverde, sarà un affare oneroso da sfruttare o un rischio troppo grande (specie per chi è già rimasto 'scottato')? Vediamo insieme i pro e i contro di uno dei potenziali fanta-acquisti più attesi e, allo stesso tempo, controversi della prossima stagione.

BOATENG AL FANTACALCIO: PERCHE' SI'

1) Numeri pazzeschi - Nonostante l'addio invernale, Boateng è rimasto il secondo centrocampista con il rendimento più elevato tra quelli in doppia cifra di presenze. In tredici apparizioni, lo specialista del Sassuolo ha collezionato 4 gol, 1 assist e una fantamedia del 7.31, tutt'altro che distante dal 7.55 con cui Ilicic ha chiuso in vetta la sua clamorosa annata

2) Posizione in campo - Spesso con De Zerbi ha giocato da falso nove, peraltro con ottimi risultati. Nonostante in rosa ci fossero due centravanti come Matri e Babacar, l'ex Milan ha superato a pieni voti l'esperimento iniziale, trovando continuità di minutaggio e qualità proprio in quella porzione di rettangolo verde. Inutile dire quanto sia prezioso avere al fantacalcio un giocatore listato 'C' che si comporta come un 'A' a tutti gli effetti...

3) Rigori - Delle 4 reti collezionate, 2 sono arrivate proprio dal dischetto. 100% di realizzazione: un dettaglio non da poco, qualora l'allenatore degli emiliani decidesse nuovamente di affidarglieli

BOATENG AL FANTACALCIO: PERCHE' NO

1) Rischio addio - Non giriamoci troppo intorno: chi lo aveva in rosa l'anno scorso è rimasto enormemente deluso dalla sua improvvisa partenza a gennaio. Chi ne aveva fatto il vero top player del proprio centrocampo è rimasto con una voragine quasi impossibile da colmare. E se si ripetesse anche quest'anno? Sbagliare è umano, ma...

2) Mancanza di stimoli - E' vero che è tornato, ma (solo un'ipotesi) potrebbe anche aver perso l'entusiasmo della prima volta, quello che lo portò ad accettare in pochissimo tempo il Sassuolo pur di tornare nel campionato italiano. Ne deriverebbe una pericolosa mancanza di stimoli, con tutte le variabili negative annesse e connesse

3) Spesa troppo elevata - Se la scorsa estate il fatto che potesse lasciare un'impronta molto marcata a suon di bonus in Serie A era un po' un segreto di Pulcinella, adesso i fatti e i numeri della prima metà di torneo del ghanese porterebbero a un epilogo piuttosto scontato: un investimento molto (troppo?) oneroso. Specie se siete 'affezionati' al giocatore e/o volete concedergli un'altra chance: i vostri colleghi di lega lo sanno bene, i rilanci selvaggi e 'disinteressati' sono dietro l'angolo