Un assist, decisivo, contro il Parma, poi una prestazione così così contro il Torino. Lunedi sera, contro il Bologna, Jesus Suso ha finalmente nuovamente marcato il tabellino fantacalcistico, con un gol bello (e anche un pizzico fortunato, che non fa mai male) e altrettanto decisivo. Che lo vede tornare al +3 dopo lunghi mesi d'astinenza: per la precisione, dal 21 gennaio scorso.

Ben 105 giorni di digiuno dal gol, per lo spagnolo, che però in questo finale sembra avere ritrovato la verve di un tempo, o quanto meno quella che contraddistinse il suo inizio di stagione, quando riforniva a raffica di assist, spesso vincenti, Gonzalo Higuain. Poi, a un certo punto, Jesus Fernandez s'è perso. E l'analisi temporale del suo rendimento dice anche quando: 11a giornata, Udinese-Milan 1-0 con +3 di Romagnoli. L'assist lo fa sempre lui, Suso, che dal 4 novembre in poi, però, entrerà in letargo. Ben 21 giornate senza bonus, poi l'assist, appunto, a Castillejo col Parma, e il gol contro Skorupski. 

Sembra quindi abbia ripreso la marcia, adesso, il numero 8, che vista l'assenza sino a fine stagione di Paqueta dovrà necessariamente caricarsi il Milan sulle spalle, e iniziare anche a dare una mano a un altro compagno, il cui silenzio in zona bonus inizia a essere preoccupante. Piatek ha bisogno estremo dei suoi cross, che Suso spera di iniziare a regalare sin dalla prossima, al Franchi, dove potrebbe agire o da quarto di centrocampo o nuovamente da ala destra nel 4-3-3. Staremo a vedere. Il dato, intanto, è fatto, e il dado, ce lo si consenta, è tratto. 

Dopo quasi 100 giorni, Suso è tornato Suso. Almeno così sembra.