Il campionato è finito, parola di Urbano Cairo. Ospite della trasmissione di Radio 1 'Un giorno da pecora', il presidente dei granata ha parlato ad ampio raggio della crisi del paese legata al mondo dello sport: dall'assegnazione dello scudetto agli stipendi dei calciatori, passando anche per cosa dovrebbero fare le pay tv in assenza di un prodotto da offrire.

LA RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI - "A Wuhan hanno cominciato le misure restrittive il 25 gennaio e le toglieranno credo l'8 aprile, sono due mesi e mezzo di stop. Per noi, con due mesi di sosta, si ripartirebbe a fine maggio, sempre che non serva più tempo. Per le squadre vorrebbe dire cominciare ad allenarsi a fine maggio e quindi iniziare le partite a fine giugno, giocare a luglio e agosto. Poi dare un mese di vacanza, un mese per allenarsi e ripartire per il prossimo campionato non prima di novembre. Non si può fare"

... E LO SCUDETTO? - "Non andrebbe assegnato perché il campionato non è finito e ci sono tre squadre in fazzoletto. Non ho sentito neanche Andrea Agnelli dire che andrebbe assegnato".

TAGLI AGLI STIPENDI - "Ieri ho parlato con alcuni giocatori che mi hanno chiamato responsabilmente. Dobbiamo trovare un punto di incontro perché ognuno deve fare sacrifici. Il Torino in questo momento non incassa nulla, ci deve essere un sacrificio da parte di tutti per uscire da questa situazione e ripartire bene. Io sono fiducioso".

E GLI ABBONATI ALLE PAY TV? - "l'abbonato ha diritto a essere rimborsato, dobbiamo studiare le forme".