Il matrimonio con Ciro Immobile è arrivato qualche settimana fa, quello con Luis Alberto nella giornata di ieri. Ora tocca alla firma di Simone Inzaghi, aspettando anche quella di Acerbi. Il tecnico biancoceleste è in scadenza nel 2021, aspetta l’incontro decisivo con Lotito. Hanno "parlicchiato" in ritiro, ci sono stati dei siparietti legati al mercato e alla trepidazione di Simone. Il presidente l’ha sempre rassicurato, specie sul mercato.

SKY-VIDEO
Contenuto non disponibile

Rinnovo Inzaghi, le ultime

Inzaghi può anche decidere di continuare ad allenare in scadenza, è sconveniente per la Lazio, forse anche per lo stesso allenatore: giocare una stagione con un tecnico legato ad un accordo a termine non è mai consigliabile, lo spogliatoio riceverebbe un segnale di instabilità. Simone aspetta il giusto adeguamento, guadagna 2 milioni più bonus, pensa di meritare un ingaggio equiparato ai top player laziali. Lotito gli ha proposto un rinnovo di due anni (2023) con opzione fino al 2024, la proposta economica dovrebbe attestarsi sui 3 milioni più bonus. In alternativa c’è sempre la possibilità di firmare per un anno in più, come accaduto l’anno scorso. Inzaghi è innamorato della Lazio e questo amore lo ha spinto a rifiutare grosse offerte in passato, alla lunga lo aiuta a spegnere ogni incavolatura, a rigenerarsi e ad andare avanti più carico che mai. Dopo la gara con l'Atalanta di domani e quella con l'Inter di domenica, ci sarà la sosta del campionato per le Nazionali: momento ideale per sedersi e ragionare insieme il da farsi. La fumata bianca potrebbe dunque arrivare nel giro dei prossimi 15 giorni.

I numeri della Lazio di Inzaghi

Nell'ultimo campionato la Lazio d Simone Inzaghi ha messo a referto numeri davvero importanti: 78 punti in 38 giornate (al pari dell'Atalanta di Gasperini), 79 gol fatti (terzo miglior attacco dopo quelli della Dea e dell'Inter) e 42 reti incassate (seconda difesa meno battuta, dietro soltanto a quella di Conte). Prima del lockdown c'era la netta sensazione che la leadership della Juventus potesse essere seriamente insidiata, con un punto di distacco e 12 giornate da giocare, disputando un impegno a settimana al contrario dei bianconeri che avrebbero dovuto sostenere anche la Champions League e la Coppa Italia. Lo stop forzato ha 'rovinato' tutto. Ma il traguardo Champions, vero obiettivo stagionale, è stato comunque raggiunto in scioltezza.

Inzaghi (Getty)
Inzaghi (Getty)