Martina Maccari, moglie di Leonardo Bonucci, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport del futuro del centrale della Juve. 

 Intervista alla moglie di Bonucci

 
 Chiellini sta meditando l’addio o un’esperienza all’estero, suo marito cosa farà quando lascerà il calcio? 

 
 «Noi siamo molto legati ai Chiellini, i nostri bimbi sono cresciuti insieme. Quando fai una scelta devi ponderare bene, prima vengono le persone. Leo invece ha ben in mente quello che vuole fare dopo. Non ho dubbi che rimanga nel mondo del calcio, cambiando ruolo. Per Leo il calcio è la vita». 

 
 In campo o dietro una scrivania? 

 
 «Dietro a una scrivania no, lui ama il campo, vuole fare l’allenatore. Mi dice sempre “quando farò il tecnico mi dovrai ricordare...”». 

 
 Lei è toscana di origine, ma torinese d’adozione: dove si vede tra dieci anni? 

 
 «Torino è casa perché qui siamo nati e cresciuti come famiglia. Nel mio paese d’origine non mi sono mai sentita a casa, qui ho trovato la mia dimensione. Se sarà necessario, seguirò Leo, ma se pure ci sposteremo per lavoro conto di tornare qui, a casa». 

 Intervista alla moglie di Bonucci sul Milan

 
 Quando suo marito si è trasferito al Milan lei infatti è rimasta a vivere a Torino... 

 
 «Leo non rinnega l’anno al Milan, è stato un momento di crescita come uomo. Però il suo ritorno alla Juve è stato un ritorno a casa. Io non mi sono intromessa nelle sue scelte e l’ho sempre sostenuto, ma ancora adesso mi dice che avrei dovuto farlo ragionare».  

Bonucci, la moglie ed i figli

 

 Lorenzo sta seguendo le orme del papà? 

 «Ha praticato tanti sport, ma adesso è concentrato sul calcio. E vuole giocare in difesa come papà». 

 Matteo invece? 

 «Ha un talento pazzesco per la musica: è intonato, riconosce una canzona da una nota, è molto portato».  

 Raccontare la storia di Matteo ha aiutato le persone che hanno dovuto affrontare lo stesso cammino. 

 «Questa percezione non l’ho avuta, ma sentirmi dire che per noi siamo stati di esempio e sprono mi riempie d’orgoglio perché è sempre qualcosa che arriva agli altri. La mamma di una ragazzina ricoverata qualche giorno dopo Matteo, che purtroppo non ce l’ha fatta, mi ha dato la foto della figlia affinché la porti con me nel cammino».