La questione Superlega, almeno per il momento, sembrerebbe essere sparita così come è nata. Le ultime avvisaglie di Ceferin non hanno praticamente ricevuto risposta, mentre la posizione dei club formalmente coinvolti non ha ancora conosciuto mosse ufficiali di risoluzione degli accordi. 

In un'intervista ad ESPN, Paulo Fonseca, il tecnico della Roma, ha dimostrato tutte le sue rimostranze verso il progetto Superlega. 

Fonseca contro la Superlega, le dichiarazioni 

Paulo Fonseca ha commentato duramente la nascita della Superlega. Queste le dichiarazioni:

“Quando ho visto la notizia, all’inizio ero molto preoccupato, ma ora sono molto orgoglioso di fare parte di questo calcio. Credo che abbiamo dato un esempio al mondo, alla società. La cosa che conta di più sono i tifosi. Capisco che i grandi club vogliano più soldi, ma sono anche quelli che ne spendono di più. Sono loro che pagano 100 milioni a giocatore. E questo crea problemi per le piccole. È egoismo.

Per questo ringrazio i tifosi, i giocatori, gli allenatori e tutti coloro che hanno preso posizione contro la Superlega: avrebbe potuto uccidere il calcio vero. E penso che quello che è successo in Inghilterra, vedere i tifosi in strada a farsi sentire, sia stato fantastico. Sono davvero orgoglioso di loro e voglio dirgli grazie. ”

Il tecnico della Roma ha parlato anche di una stagione vissuta tra tanti infortuni: 

Le difficoltà di questa stagione

"E' stata una nuova esperienza per me, e si, è stato difficile gestire tutte queste situazioni. Gli infortuni sono stati particolarmente difficili da gestire, anche perchè arrivati in momenti cruciali - come per Mkhitaryam. E, certamente, stiamo giocando ogni tre giorni. Aggiungo anche che la Serie A è un campionato difficile, competitivo, dove stiamo combattendo con altri sette club per un posto nelle top 4... ed eravamo nelle top 4 fino agli ultimi infortuni di marzo. Per questo l'Europa League è così importante per noi".