Jurgen Klinsmann a 360 gradi. Intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", l'ex attaccante dell'Inter ha toccato tanti temi relativi al mondo nerazzurro. Ecco le sue parole. 

Sullo scudetto

"Davvero mi chiedete se l’Inter vincerà lo scudetto? E perché? Non si è ancora capito? Qui negli Usa faccio il commentatore per Espnnon perdo una partita dell’Inter. Con Del Piero scherziamo di continuo, lo avevo avvertito già a dicembre. Il giorno dopo l’eliminazione dalla Champions ho detto ad Ale 'lasciate stare il campionato, è roba nostra'. Troppo grande il vantaggio di avere un solo obiettivo e una settimana intera per potersi concentrare". 

Sulla rosa dell'Inter

"Conte ha a disposizione una rosa fortissima, ma su questa ha fatto un lavoro enorme, migliorando uno a uno tutti i singoli. Sta scrivendo un pezzo di storia dell’Inter. Poi nelle ultime settimane ha pure risolto un paio di problemini: il primo è Sanchez, il secondo è Eriksen... Giocava nell’altra mia squadra del cuore, il Tottenham. Sono un suo tifoso, non si discute uno così: ha permesso all’Inter di giocare in maniera diversa rispetto a prima. La pandemia non l’ha aiutato, ora si vede che ha preso gusto a giocare nell’Inter". 

"Bastoni è una roccia, impressionante. Barella è oggi il centrocampista più forte di tutta Europa. Lukaku oggi è tra i primi 5 centravanti d’Europa. Non ha avuto la fortuna di avere in dono la tecnica di Messi. Ma in una partita mette tutto, lui completa i suoi 90’: corsa, fisico, grinta, carattere. Dentro una squadra funziona così: ci sono quelli che prendono e quelli che danno. Lukaku dà. Dà ai compagni più di quello che riceve, è un leader, trascina gli altri e dà spazio agli altri. Lautaro grazie a lui sa sempre dove prima o dopo cadrà la palla e, siccome Romelu non è egoista, formano una grande coppia". 

Klinsmann (Getty)
Klinsmann (Getty)