Corsa Champions, è il giorno di Lazio-Milan e Mauro Tassotti, cresciuto da giocatore nei biancocelesti prima di fare la storia con i rossoneri, da doppio ex alla Gazzetta dello Sport parla della sfida di questa sera.

Lazio-Milan, il momento di Mandzukic?

"Occhio alle palle inattive: all’andata il Milan la vinse così. Mandzukic è un giocatore importante, anche se non sarà al top. Può essere una buona soluzione per dare peso all’attacco senza Ibra, a patto che la squadra lo supporti: Mario ha tempi e colpi giusti, ma deve avere i compagni vicino. Leao ha faticato da prima punta ma sa fare male a gara in corso. Ibrahimovic mi ha stupito, è un’evoluzione che avrebbe potuto giovare anche a quel Milan, se si fosse verificata prima. Oggi il suo peso si sente anche quando non c’è, dieci anni fa no: era un po’ più polemico, più spigoloso. Che cosa manca al Milan per lo scudetto? Va completata la rosa, gli infortuni hanno costretto gente come Kessie e Theo agli straordinari. E alla lunga si è sentito".

Tassotti "gioca" la corsa alla Champions

"Superlega? Comunicazione e tempi sbagliati. E la meritocrazia, nel calcio, deve esistere. Piuttosto, ragioniamo su come rendere più attraente la Serie A. La volata Champions? Abbiamo appena parlato di meritocrazia, allora dico Milan, perché lo merita, e Atalanta, per lo stesso motivo. Non sono più così sicuro della Juve: il Napoli di Rino gioca bene e vince...".

Mauro Tassotti (Getty Images)
Mauro Tassotti (Getty Images)