Pasquale Marino, tecnico della SPAL, ha parlato della gara contro la Juventus nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. Queste le parole del tecnico dell'unica formazione di Serie B rimasta nella competizione.

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Intervista a Marino su Juventus-SPAL

Questa l'intervista a Pasquale Marino che tenterà l'impresa in Coppa Italia contro la Juventus.

Esempio dell’Alcoyano (Serie C spagnola) che la scorsa settimana ha eliminato il Real Madrid dalla Coppa del Re?

«Non ne ho ancora avuto il tempo, ero troppo concentrato sul campionato. Ma, tra oggi e domani, sicuramente ricorderò alla squadra anche questo esempio».

Premio o opportunità?

«Sicuramente è qualcosa di inaspettato. Contro il Sassuolo ci ha girato bene la sorte in qualche episodio e l’espulsione di Djuricic ha spianato la strada. Però la fortuna te la devi anche andare a cercare e noi siamo stati bravissimi da questo punto di vista: i ragazzi si sono sacrificati e hanno disputato una grande partita. Speriamo di non aver esaurito tutti i jolly con la dea bendata nel turno precedente... (risata). Una cosa è certa: contro la Juventus sarà durissima. Ma ci presenteremo allo Stadium per provarci, non in gita di piacere. I pronostici sono per loro e noi abbiamo poche possibilità, però faremo il massimo per tentare l’impresa».

A bruciapelo: firmerebbe per arrivare ai rigori?

«Dov’è la penna? Firmerei ora, non domani».

Titolari o giovani?

«Per fortuna la Spal fino allo scorso anno era in Serie A e la maggior parte dei miei ragazzi ha già sfidato Cristiano Ronaldo. Così di sicuro evitiamo il rischio di selfie o distrazioni. Egoisticamente, se mancasse CR7 o qualche altro campione non sarebbe poi così male. Però la Juvenus ne ha davvero tanti, di grandi giocatori».

Se domani Mattioli, il presidente della Spal, avesse voglia di fare una pazzia di mercato e le chiedesse: “Mister, chi vuole della Juventus?”

«Farei due nomi: Cristiano Ronaldo e Dybala. Ho sempre avuto un debole per i talentuosi. Ero così anche da bambino».

Intervista a Marino sulle vittorie contro la Juve

A quale dei quattro successi contro la Juventus è più legato?

«Quello del mio primo anno a Udine: 1-0, gol di Di Natale. Eravamo reduci dalla sconfitta per 5-0 con il Napoli e contro i bianconeri si prospettava un’altra goleada. Invece vincemmo. Ma c’è anche un successo che ricordo con l’amaro in bocca».

 

Intervista a Marino su Quagliarella

Quale?

«Quello del 6 gennaio 2011, nel giorno della Befana. Con il Parma battemmo la Juventus 4-1 e in quella gara Fabio Quagliarella si ruppe i legamenti del ginocchio. Ci restai malissimo. Fabio era stato un mio giocatore a Udine. È un ragazzo d’oro. Pensate che nel 2016, quando ha tagliato quota 100 gol in Serie A, io allenavo il Frosinone. Dopo una partita in casa mi sono ritrovato i genitori di Fabio fuori dagli spogliatoi».

A inizio gennaio si è parlato anche di un possibile ritorno di Quagliarella alla Juventus: le sarebbe piaciuto affrontarlo in Coppa?

«Di sicuro non mi sarei stupito. È un giocatore fantastico e a quasi 38 anni segna ancora tanto. Sarebbe stata l’occasione per riabbracciarlo».

Se riusciste nel miracolo di eliminare la Juventus?

«Se succede, sono disposto a rinunciare ai miei adorati dolci. Diciamo una settimana senza cannoli siciliani».

 

Marino (Getty)
Marino (Getty)