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Giancarlo Antognoni, club manager della Fiorentina, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Repubblica a margine della presentazione del libro sugli ultimi 30 anni di storia viola.

Intervista ad Antognoni sulla Fiorentina

“Credo di avere sempre fatto la scelta giusta. Ci ho provato almeno. Rimpianti non ne ho perché Firenze mi ha cullato anche da dirigente. Anzi, mi ritengo privilegiato di avere questo ruolo e non mi immagino da nessun’altra parte se non qui. Non so davvero cosa avrei fatto, se non avessi continuato in questo mondo”.

Antognoni sui presidente della Fiorentina

Diventa dirigente, e i Pontello vendono Baggio?

“Sono entrato in un momento non facile. In quei giorni c’era una guerriglia urbana, tafferugli, scontri. Io ero l’unico che poteva entrare tranquillamente in sede: quando passavo gli scontri si fermavano e ricominciavano appena mettevo piede dentro la sede in piazza Savonarola. Poi quando uscivo si fermavano di nuovo e ricominciavano dopo il mio passaggio. Non è stato facile”.

Cecchi Gori e le dimissioni?

“Le diedi dopo il licenziamento di Terim. Non mi sembrava giusto, stava facendo bene. Forse non fu tutta colpa di Vittorio, però. Quando succedono queste tragedie sportive è chiaro che sono tutti colpevoli ma non riesci mai a capire chi è il vero responsabile e ti rifai col proprietario”.

Rapporto con la famiglia Della Valle?

“Ho sempre rispettato le scelte di tutti. In campo ho sempre ottenuto quel che volevo, fuori dal campo forse no perché mi sono sempre comportato da persona normale e questo probabilmente mi ha penalizzato. Oggi conta più l’aspetto esteriore e io non mi sono mai venduto a livello mediatico. Sia i Cecchi Gori che i Della Valle e adesso Commisso mi hanno trattato bene per quello che ho dato. Purtroppo sono entrato nel momento peggiore della gestione Della Valle, dove si doveva rientrare. Poi è arrivata la cessione. Negli ultimi quattro anni non è andata benissimo”. 

Intervista ad Antognoni su Commisso

Prospettive?

“I presupposti sono buoni, adesso stiamo soffrendo un po’ questi cambiamenti che ci sono stati e anche la proprietà deve capire meglio come funziona il sistema italiano. Ma vedo Commisso carico e voglioso e sono sicuro che ci sia tutto per fare bene”.

Antognoni (Getty)
Antognoni (Getty)