Ciro Immobile è di nuovo on fire. L'attaccante della Lazio, dopo i turbolenti fatti delle ultime settimane, è tornato a giocare e a segnare a raffica e anche in Champions League ha lasciato eccome il segno, contro lo Zenit San Pietroburgo. Di questo e di molto altro ha parlato alla radio ufficiale del club e a Sky Sportr. Ecco le sue dichiarazioni principali.

Sulla gara con lo Zenit

"Sono molto soddisfatto. Abbiamo fatto una partita eccezionale. Non era facile recuperare energie dopo la partita di Crotone su un campo del genere. Ero super motivato, tutti i miei compagni erano sul pezzo. Quando stiamo così è difficile batterci".

Sulla qualificazione

"Abbiamo l’opportunità di chiudere il girone da primi facendo un partitone a Dortmund. Tra una settimana abbiamo lo spareggio, sappiamo che non basterà quanto fatto all’andata. Se andrà male con il Dortmund ci giocheremo tutto con il Bruges in casa".

Sul suo stato di forma

"Quando non gioco a calcio sono come un bimbo a cui mancano i giocattoli. Ci ho dedicato una vita e quindi è doppia la rabbia quando non posso giocare, oggi avevo entusiasmo per dare qualcosa in più alla squadra che fino ad oggi si è comportata egregiamente. Sto entrando nelle classifiche del club ed è bello, leggo nomi che hanno fatto la storia, ne sono orgoglioso. Il merito me lo prendo ma lo divido con i compagni, il mister e lo staff. Il meglio deve ancora venire? Sì, è vero. Quando è arrivato Ronaldo ho avuto uno stimolo in più per almeno mettersi al pari, e lo stesso con Ibra. Studio molto da loro, bisogna farlo con questi campioni qui. Sono contento di questo mini accostamento, mi sento ancora giovanissimo e spero di arrivare come Ibra ora".

Immobile (Getty)
Immobile (Getty)