Gianluca Lapadula è rinato. Gli anni bui al Milan, fatti di incomprensioni e infortuni sono ormai alle spalle, e in un'intervista a Tmw il centravanti del Benevento non ha fatto mistero di una parentesi buia della sua carriera.

Oggi, al Benevento di Pippo Inzaghi, Lapadula proverà quello che è sfumato soltanto all'ultima giornata la scorsa stagione con il Lecce: la salvezza.

Le sue dichiarazioni tra Milan, allenatori e l'imminente sfida con la Juventus. 

Le differenze tra Liverani e Inzaghi 

A Liverani piaceva molto la costruzione, con gli attaccanti che ricevevano palla pulita rasoterra. Un atteggiamento tattico che esalta i giocatori di qualità. Anche a Benevento, però, c’è grande organizzazione in entrambe le fasi, in campo sappiamo benissimo quello che dobbiamo fare e le prestazioni sono state buone”.

L'esperienza al Milan? "Un'agonia"

“Gli infortuni non mi hanno mai permesso di esprimermi al massimo, un’agonia. Negli ultimi due anni mi sento decisamente meglio, anche su questo devo ringraziare l’esperienza di Lecce”.

Benevento vs Juventus: come si prepara? 

“E’ sempre la Juventus, l’atteggiamento sarà fondamentale come contro tutte le grandissime squadre. Il mister sta preparando la gara nel modo giusto, l’arma in più sarà la condizione mentale. Tutto sommato abbiamo offerto prestazioni positive contro le squadre d’alta classifica, speriamo di ripeterci e di metterli in difficoltà”.

Gli stadi vuoti secondo Lapadula

“L’assenza del pubblico pesa tantissimo, nel calcio il tifo è protagonista e non semplice spettatore. Vorremmo rivedere presto gli stadi di A completamente pieni, ma anzitutto battiamo questo maledetto Covid”.