Non solo le parole di Gattuso, nella prima conferenza stagionale del Napoli è presente anche il presidente De Laurentiis. Ed è ben risaputo che le parole del patron azzurro non sono mai banali. De Laurentiis ha parlato A 360° della situazione calcio in Italia: i diritti tv, il cambio format e non è mancata una stoccata al presidente della Uefa, Ceferin. Poi tantissimo calciomercato, con un annuncio che era nell'aria, il rinnovo di Zielinski: "Parlate sempre di mercato, oggi vi do una notizia: abbiamo rinnovato il contratto di Zielinski".

De Laurentiis, il cambio format e la stoccata a Ceferin

Io sono un visionario, devo prevedere il futuro, sul cambio del format è un problema della federcalcio, dopo il 31 agosto ne sentiremo parlare, ma non bisogna accogliere le novità come un male, molto spesso aggiustano il tiro di quello che da tempo era sbagliato. il campionato è in una forma per me talmente vecchia e superata che ben vengano novità. Aspetto Gravina che è l'unico che ha parlato del cambio di format, ci spiegherà come intende cambiarli per renderli più appetibili ai tifosi di campo e quelli virtuali, in tv ci sono alcune partite che non vede nessuno e già lo sappiamo.

Cosa mi aspetto dal prossimo anno? Dipende da quanto ci faranno lavorare e quanto lasceranno lavorare Gattuso. Giocare ogni tre giorni è una follia, in nome di che cosa? Siamo attori affittati per recitare una commedia, ma chi è l'autore? Ceferin? Siamo noi che lavoriamo per lui o lui deve farlo per noi? Il calcio europeo deve sfasciare tutto per tenere fede alle proprie date? Ceferin deve rispettare i tifosi, senza i tifosi non si farebbe nulla. La priorità va data ai campionati nazionali".

Calciomercato, cosa farà il Napoli?

"C'è un dato di fatto, se tiriamo una linea e sommiamo gli acquisti dello scorso ritiro con quelli di febbraio, e quelli già fatti con Osimhen, vediamo che abbiamo superato il tetto dei 300 milioni. Voglio vedere se altre società hanno investito così tanto. Abbiamo 35 giocatori, e manca Petagna che per colpa del fratello è risultato positivo. Con il tecnico valuteremo chi deve restare e chi invece è meglio che vada altrove. Se questo mercato dovesse rimanere rarefatto, allora anche noi dovremmo pensare di tenere i nostri pezzi da novanta. Una cosa deve essere chiara, non faremo una campagna di saldi. Mi sembra di vedere tanti avvoltoi pronti a colpire in picchiata, ma noi abbiamo una corazza impenetrabile. Non otterranno quello che cercano ad i prezzi che farebbero comodo a loro".

Come si muoverà il Napoli? Sarà un mercato di attesa. Mi sono molto adirato con i miei colleghi, sono riuscito ad ottenere solo una settimana in più. Avevo detto che non si poteva partire prima di ottobre, perché ancora non sappiamo come si combatterà il Covid. Secondo me non ci ha capito niente nessuno, nè Comitato Scientifico nè scienziati. Bisognava chiudere le frontiere, invece abbiamo trasformato la Costa Smeralda in un grande focolaio. Io non mi sono mosso da casa mia a Capri. Se chiedessi a voi tutti qui presenti 'Avete fatto il tampone?'. Cosa mi direste?

Koulibaly resta? Lei questa domanda dovrebbe farla al Manchester United, al City o al Psg. Ovvero a quelli che possono permettersi di pagare certe cifre".