Leonardo Spinazzola è tornato. L'incubo dell'infortunio è ormai alle spalle, nel mirino c'è la finale di Conference League con la Roma. Ecco la sua intervista alla "Gazzetta dello Sport".

Sulle sue condizioni

"Mi sento bene. Dopo il Venezia mi sono sentito subito a mio agio. Ora mi manca di giocare il più possibile, da questo punto di vista peccato che la stagione sia finita. Mi manca il minutaggio, il prendere ancora più consapevolezza. Mi sono sentito subito bene, come se fosse passato poco tempo dall’ultima gara. E guardando indietro forse è anche un bene che un po’ mi sia dimenticato ciò che ho passato. È stato brutto".

Sul rischio di non tornare

"Sì, quando non vedevo arrivare i risultati: lavoravo, stavo a Trigoria dalle 9 alle 16, ma ero come un morto, non vedevo crescere il muscolo. È stata la sensazione peggiore, il momento più duro. Mi sentivo impotente, lì ho avuto paura di non farcela. Poi ho fatto un change e sono riuscito a ripartire. Avevo solo bisogno che passasse un po’ di tempo".

Sul rientro posticipato

"Novembre? E quando ho fatto quelle dichiarazione ero pienamente convinto di ciò che dicevo. Anche perché nei primi mesi vedevo tanti progressi. E poi avevo la testa che volava dopo l’Europeo e l’abitudine al recupero, avendo già fatto un crociato. Il fatto è che i primi tre mesi sono in discesa, dopo invece ti rendi conto che non è così. Lì ho fatto un passo indietro, il muscolo non poteva reggere quel carico di lavoro".

Sulle analogie tra la Roma e l'Italia 2021

"Come compattezza molte. Poi è normale, lì siamo tutti italiani, è diverso a livello di comunicazione. Anche perché io non parlo inglese, con alcuni compagni comunico a gesti. Fosse spagnolo sarebbe sicuramente meglio... Ma siamo compatti in campo. E viviamo un bello spogliatoio: felice, dove si scherza".

Sulla finale di Conference

"Io sogno la coppa per me, per i miei compagni che hanno fatto un grande percorso, per la città e per i tifosi. Vogliamo chiudere in bellezza, con un trofeo. E per me l’importante è alzare la coppa. Poi posso giocare anche un solo minuto o restare in panchina, non è un problema".

Spinazzola (Getty)
Spinazzola (Getty)