Il Mondiale di sci sarà sospeso, mentre il calcio cerca faticosamente di ripartire. È quanto emerge dalle parole di Giovanni Malagò; il presidente del CONI ha parlato della situazione dello sport in Italia ai microfoni di Rai2, nel corso della trasmissione "Che tempo che fa".

Le parole di Malagò

Malagò ha dichiarato: “Oggi sono successe diverse cose. Il ministro Spadafora ha parlato della volontà di trasmettere una diretta gol in chiaro, per consentire agli italiani di avere meno rischi di assembramento. La mia opinione è che il ministro abbia detto questo in modo chirurgico: si parla tanto di Bundesliga, che ha ricominciato, ma non si può prendere solo un pezzetto di quello che hanno fatto i tedeschi. Loro hanno sistemato tutte le altre cose: l’accordo con i broadcaster, con i giocatori, da noi invece ci sono tanti punti interrogativi”.

Sul protocollo: “La FIGC lo ha inviato in anticipo, rispondendo alle esigenze. Tra il calcio giocato e quello non giocato, sto tutta la vita dalla parte del primo; questo, però, non doveva essere una situazione obbligata se non si fossero sistemati tutti gli altri aspetti. Non è così scontato che tutto finisca e tutto vada bene, quindi serve un piano B”.

Malagò ha proseguito: “C’è una situazione, che definire non chiara è dire poco, con i giocatori. Aspettiamo il 28 qualche risposta: la barca, a fatica, sta partendo, ma dobbiamo essere consci delle difficoltà”.

Lo sci si ferma definitivamente: “Domani porteremo con Flavio Roda, presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, la volontà di spostare i Mondiali di Sci di Cortina da febbraio 2021 a marzo 2022. La scelta è sofferta, ma assolutamente di buon senso. A febbraio ci sarebbero le Olimpiadi invernali, e poi i Mondiali in seguito”.