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Inter, Hakimi ora spera. Il terzino marocchino, fermato ieri prima della gara di Champions League contro il Borussia, attende l'esito del secondo tampone per capire come sia stato possibile il suo contagio visto che ai test effettuati dall'Inter era sempre risultato negativo.

Inter, Hakimi falso positivo?

L'Inter spera in un altro caso di "falso positivo". Secondo le ultime indiscrezioni provenienti da Milano, infatti, non è stato piacevole per i nerazzurri ricevere a poche ore dal match la positività di Hakimi al coronavirus. Sia dal punto di vista tecnico che mentale, la notizia ha cambiato le scelte di Antonio Conte a poche ore dal match giocato e pareggiato ieri sera in Champions League.

Ma la notizia della mattinata ora potrebbe cambiare ulteriormente le cose. Il club nerazzurro, infatti, in queste ore starebbe attendendo l'esito di un ulteriore tampone (che potrebbe arrivare però domani). La società spera in un caso di falsa positività come accaduto ad El Shaarawy in Nazionale. Per questo la società ripeterà nelle prossime ore altri tamponi.

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Ma quante gare dovrà saltare Hakimi? Se la positività al coronavirus fosse confermata dal test di oggi, dopo aver già saltato la gara contro il Mönchengladbach di ieri in Champions League, il calciatore potrebbe rimanere fuori per altre due partite in campionato e una in Champions League.

Il terzino dovrebbe saltare il Genoa, lo Shakhtar e probabilmente anche il Parma. La speranza è quello di riaverlo con il Real a inizio novembre. Nel frattempo oggi nuovo giro di tamponi e, probabilmente, niente bolla. Saranno i calciatori a decidere se fare la spola da casa ai campi d'allenamento o se restare alla Pinetina in ritiro anche per proteggere le famiglie.

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L'Inter sperava di aver contenuto il contagio ma ora la società teme molto altri casi all'interno del suo gruppo squadra.

C'è da dire, tuttavia, che il giocatore marocchino era stato sottoposto a 4 test tutti negativi dopo il rientro dalla sua Nazionale. Per questo la speranza che il terzino sia un falso positivo resta molto alta tra la dirigenza e lo staff medico nerazzurro.

Hakimi (Getty)
Hakimi (Getty)