George Gardi, intermediario della trattativa per il passaggio di Perr Schuurs al Torino, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport del passaggio del centrale in Serie A.

Intervista all'intermediario di Schuurs 

Vagnati? «La prima volta che il direttore ha manifestato la volontà del Torino di prendere Perr mi sembra fossimo di fronte a qualcosa di impensabile da concretizzare. Nel tempo per prendere il giocatore si erano mossi club del calibro di Tottenham, Liverpool o Psg». 

Scelta?  «Schuurs è arrivato a Torino avendo già una visibilità internazionale, tanto che in molti avevano iniziato a bussare alla porta dell’Ajax. Appunto anche squadre iscritte alla Champions. Overmars, uomo mercato degli olandesi fino a gennaio, aveva rifiutato offerte ben più alte di quella formulata da Cairo e poi accettata (9,5 milioni, più 3,5 di bonus e il 15% sui proventi di una eventuale rivendita, ndr). Il suo piano era di rifiutare e venderlo come De Ligt». 

L'intermediario sulla scelta d iSchuurs 

Ragioni della scelta?  «Molteplici. A Torino pensiamo possa crescere più che altrove: il gioco di Juric è propositivo come piace a Schuurs, e il lavoro sulla tattica proposto in Italia e in particolare dal tecnico croato è di assoluto livello. In più quella granata è una realtà ambiziosa, c’è voglia di crescere. E ancora Vagnati lo vuole fortemente da sei mesi». 

Maturazione con Juric?  «Assolutamente sì. Anche perché in Olanda era schierato in una difesa a quattro, mentre a Torino può imparare a muoversi in una linea a tre. Per il resto le analogie tra il gioco dell’Ajax e quello di Juric sono tante, quindi è una scelta che va nel segno della continuità. Schuurs è già un calciatore importante, ma verificherete come un’ampia fetta della sua enorme potenzialità sia ancora inespressa». 

Intervista all'intermediario di Schuurs sulla volontà

Nazionale?  «Perr vuole diventare uno tra i più forti, nel suo ruolo. Per un olandese non è facile lasciare l’Ajax, anche perché ad Amsterdam lo tenevano in grandissima considerazione: è il classico ragazzo con qualità umane prima che tecniche, e l’aspetto lì è tutt’altro che secondario». 

 Quanto è pesata la volontà di Schuurs, nel trasferimento?   «A un certo punto è stata decisiva, perché l’Ajax ha fatto resistenza, ma poi ha deciso di accontentare il giocatore che aveva chiesto la cessione. Senza la precisa intenzione manifestata da Perr l’idea di Vagnati tale sarebbe rimasta». 

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