Claudio Lotito a 360 gradi. A margine di una conferenza stampa evento allo Stadio Olimpico, il presidente della Lazio ha toccato tutti i temi caldi di questo inizio di stagione, dall'avvento di Sarri al caso Strakosha. Ecco le sue parole.

Sul derby

"Sarà una grande festa. Vogliamo coinvolgere tutte le tifoserie chiedendo loro una mano. Esistono persone che vengono viste ma mai guardate. Mi auguro che la squadra scenda in campo con il giusto atteggiamento e con la voglia di fare risultato. Il tutto per dare grandi soddisfazioni ai suoi tifosi. La società ha fatto tutto ciò che era in suo potere per far sì che il club raggiunga i propri obiettivi”.

Su Sarri

"Il cambiamento ha bisogno di tempo. Ci vorrà pazienza come in tutte le cose. Il nostro è sicuramente un atteggiamento positivo. Ciò che ci manca è apprendere i dettami provenienti da un assetto tattico diverso. Il tempo sarà la migliore soluzione. Ai fini dello spettacolo ho visto una Lazio propositiva e non arrendevole. I risultati si ottengono anche con il catenaccio, ma ognuno fa la sua scelta di gioco. Il bel calcio coinvolge di più il pubblico. Rispetto a diciotto anni fa il nostro cambio di passo è evidente. Siamo una società ambiziosa che ha dei traguardi da perseguire”.

Su Strakosha

"Il ragazzo ha dimostrato che gli imprevisti fanno parte del calcio e della vita. Il nostro credo è la vittoria. Tuttavia, sappiamo che di fronte a noi ci sono sempre glia avversari. l'importante è scendere in campo volenterosi di farcela. Solo così il gruppo potrà muoversi per raggiungere i propri traguardi. Penso che la Lazio abbia lavorato per essere protagonista anche in Europa. Dopo la Juventus siamo il club italiano più vincente. Siamo un club proiettato nel futuro che ha grande potenziale a livello internazionale. Eventi come quello in programma domenica dimostrano quella che è la nostra dimensione".

Su Cairo

"Non ho alcun tipo di problema con Cairo. Appartengo ad un’altra categoria di persone: guardo avanti senza pensare troppo al passato”.

Lotito (Getty)
Lotito (Getty)