In un'intervista a Repubblica il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, ha commentato le recenti disposizioni governative per affrontare l'emergenza Covid-19. Sibilia ha voluto sottolineare i numeri dei positivi e delle gare rinviate in questo inizio di stagione nel mondo del calcio dilettantistico.

Calcio dilettanti, le parole del presidente LND Sibilia

"Chiudere il calcio dilettantistico sarebbe stato come fargli il funerale, ma impedire le competizioni a bambini e ragazzi equivale a creare un forte squilibrio tra una socialità organizzata e quella disorganizzata. Le società in estate hanno fatto mutui per adeguare le strutture ai protocolli, per sanificare, per garantire il rispetto di protocolli e standard di sicurezza. Se avessimo chiuso, non avremmo riaperto più. Siamo un milione di tesserati, in proporzione la percentuale di contagi è molto più bassa che in Serie A. Prima della riapertura delle scuole in Lombardia erano state rinviate 4 gare su 900. E anche adesso siamo a poche decine di partite rinviate ogni settimana sulle migliaia previste e tutte per un positivo che costringe all'isolamento gruppi di 30/40 persone. Non siamo noi gli untori".

DPCM, la precisazione di Spadafora

In mattinata il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha voluto precisare il contenuto delle disposizioni annunciate ieri dal primo ministro Giuseppe Conte sul tema sport. Proseguono le partite e le gare sportive dilettantistiche a livello regionale e nazionale, mentre per il livello provinciale, società e associazioni sportive ed enti di promozione proseguiranno gli allenamenti degli sport di squadra ma solo in forma individuale, come le squadre di serie A all’inizio della fase due.