Amadeus, conduttore del Festival di Sanremo e grande tifosi dell'Inter, ha parlato della presenza di Ibrahimovic sul palco dell'Ariston e del derby di campionato contro i rossoneri alla Gazzetta dello Sport.

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 Intervista ad Amadeus su Ibrahimovic al Festival


  «La mia ansia è più forte per il derby che per il Festival di Sanremo, davvero! Il Festival lo conosco, il derby è sempre un’incognita. È davvero una gioia vedere le milanesi al vertice della classifica, mi aspetto una partita bella e combattuta, peccato la mancanza del pubblico, è un dispiacere grande, come per il Festival. Una tristezza per tutti».

Avete parlato del derby in questi giorni?
«No, no, è pericoloso! È un campione pazzesco, ci ha segnato 8 gol, guai a stuzzicarlo prima di una gara del genere, rischio di accenderlo... gli sfottò ce li faremo dopo. È il giocatore che temo di più, spero di batterlo, ma comunque vada sarò felice di accoglierlo a Sanremo. Io lo sport lo intendo così, in modo british, mi piace giocare, alleggerire e anche essere preso in giro».

Intervista ad Amadeus su Ibra-Lukaku


Se presta il fianco, Zlatan ci andrà a nozze...
«Già, mi tocca stare attento. Abbiamo posato per le foto di rito, io sono alto 1,84, di solito guardo gli altri dall’alto, ma lui mi ha fatto sentire piccoletto. Se andiamo testa contro testa – ride – arrivo al braccio».


Che idea si è fatto dello scontro con Lukaku?
«Ibra non è razzista. Solo chi non ha giocato a calcio non può capire l’adrenalina che scorre in certi momenti... sono due campioni fantastici».


Ci racconta un retroscena con Ibrahimovic?
«Abbiamo pranzato insieme, mi hanno colpito la gentilezza, l’educazione, il carattere di chi ha fatto una lunga gavetta. Tre aggettivi? Carismatico, determinato, professionale. Gli auguro il meglio, ma l’importante è vincere domenica!».

 

Amadeus sui problemi di Ibra a Sanremo


Ha sentito Capello? Ha detto che ai suoi tempi non avrebbe mandato Ibra al Festival.
«I tempi sono cambiati. Zlatan è un grande professionista, è i fuoriclasse come lui sanno gestirsi da soli. Ibra sa come organizzarsi, si allenerà in Riviera per tutta la settimana, meticolosamente come sempre, i tifosi stiano tranquilli. Se è sempre il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andarsene vuol dire che ha un’autodisciplina esemplare».


Non farà il pendolare?
«No, andrà a Milano mercoledì per la partita contro l’Udinese poi tornerà a Sanremo e rimarrà con noi». 

Ibrahimovic (Getty)
Ibrahimovic (Getty)