Il rimpianto tricolore resta. Stefano De Martino, direttore della comunicazione della Lazio, ha così parlato alla radio ufficiale del club del sogno scudetto svanito per via del Coronavirus e di altri temi caldi, come i casi Immobile e Luis Alberto.

Sulla ripresa

"Non vediamo l'ora di riprendere con il calcio giocato. La trasferta di Crotone sarà insidiosa, i rossoblù hanno dimostrato di non meritare quella classifica. Classifica che è molto corta, e con due vittorie si possono raggiungere posizioni prestigiose. La tradizione dice che la Lazio non ha fatto benissimo in Calabria, ma la vittoria sabato è fondamentale. L'inizio di campionato è stato molto impegnativo, avendo affrontato Atalante, Inter e Juventus. Ora sulla carta ci sono partite più agevoli, ma non sarà facile affrontare squadre in difficoltà in classifica, a cominciare dal Crotone. La concentrazione è massima, i biancocelesti non hanno mai abbassato i ritmi".

Su Lulic

"Il recupero è sulla strada giusta, speriamo di averlo presto. Sarà un nuovo acquisto sulla fascia sinistra, ci auguriamo già che sia disponibile a partire da dopo la sosta. Credo che la rosa sia stata costruita bene e con tante alternative per ruolo: la difficoltà sta nell'averle sempre e tutti a disposizione".

Su Immobile

IMMOBILE – "Ciro è dispiaciuto per questa alternanza dei tamponi, c'è confusione anche per altri casi simili. Mi auguro che nei prossimi controlli venga fatta chiarezza. Immobile è fondamentale per noi e per la Nazionale. Attendiamo notizie nelle prossime ore, sperando siano positive. Siamo sempre in contatto, aspettiamo i tempi giusti. Lui è sereno, per quello che si può dire". 

Su Luis Alberto

"Le regole valgono per tutti, anche per un giocatore straordinario come lui. Qui è fondamentale, tutti credono in lui, è ben voluto. Lo spagnolo ha spiegato di aver capito l'errore commesso. La società è sempre intervenuta quando andava fatto e Luis Alberto lo sa. I giocatori devono rispettare le regole che abbiamo istituito, rappresentando questa squadra e questo popolo, anche nella vita privata devono essere consapevoli di questo. Può succedere che venga espresso un malumore su alcune questioni, limitandosi però a dei commenti. Chi fa parte di questa società ha sempre rispettato le regole. Il caso Luis Alberto è chiuso".

Sullo scudetto

"Sono convinto che se non ci fosse stata la pandemia saremmo stati campioni d'Italia. Dico questo perché, vivendo la situazione dall'interno, si era creata una situazione inarrestabile, avevamo un solo impegno settimanale a differenza delle nostre concorrenti e non avremmo avuto tutti quegli infortuni. Quest'anno è un campionato molto aperto, dove chi era dato per favorito (Inter e Juventus) sta facendo fatica. Tutti sono competitiva, ma con qualche difficoltà. Vedremo ciò che succederà".

Immobile (Getty)
Immobile (Getty)