Franck Kessie ha concesso una lunga intervista a Sportmediaset, nella quale ha parlato dell'arrivo di Stefano Pioli sulla panchina del Milan

"Ho appreso la notizia mentre ero in nazionale. Noi siamo giocatore, chiunque arrivi allenatore e staff dobbiamo dare sempre il massimo e agire da professionisti. Per fare quello che dobbiamo fare fino alla fine. Perché non si vedeva un gioco propositivo? Secondo me è un lavoro diverso dell'allenatore, ha dato un altro sistema di gioco, ma per fare quello che voleva mancava un po' di tempo. Quando metti la maglia di un club come il Milan non c'è tempo, perché c'è pressione e tutto. Dispiace per l'allenatore, secondo me è mancato tempo per fare quello che voleva. Difficile per i più giovani? C'era tanto lavoro da fare, ma quando arriva un nuovo allenatore e un nuovo staff deve avere il tempo di fare tutto, perché ha iniziato già la preparazione senza alcuni giocatori, con una parte del gruppo e noi siamo arrivati dopo. Così ha fatto fatica nelle prime sette giornate.

Non ho mai lavorato con Pioli e ora ne ho la possibilità, devo vedere cosa vuole il mister sul campo. Siamo tutti pronti a dare il massimo e mentalmente siamo forti, carichi per ricominciare il campionato e dare di più. Abbiamo iniziato male però dobbiamo reagire, dare il massimo fino alla fine per lottare per l'obiettivo.

Siamo determinati, ma lo eravamo anche con Giampaolo, è mancato solo tempo. Siamo gli stessi giocatori dell'anno scorso, dobbiamo dare il massimo come abbiamo fatto fino ad adesso e lottare fino alla fine. Il mister ha detto che il rigorista è l'attaccante, per dargli fiducia. Quando l'attaccante non segna ha bisogno di fare uno o due gol per stare meglio".