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Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. Il numero uno degli isolani è tornato sul mercato estivo e sulla scelta di affidare la squadra a Di Francesco.

  
 Intervista a Giulini sulla stagione
 

Un punto in tre partite, poi la sosta. E domenica: la sfida col Torino. Presidente, come sta il suo Cagliari?  

  

«Il Cagliari lavora per trovare una nuova identità con un nuovo allenatore. C’è entusiasmo, come sempre quando si riparte con un progetto nuovo. Si è anche ringiovanito la rosa. Ci auguriamo di vedere nel giro di poche giornate i frutti del lavoro. Ma ci vuole pazienza. Lo dico anche ai tifosi. Questo per noi deve essere necessariamente un progetto di gioco a lungo termine».   

 

Intervista a Giulini su Di Francesco

Squadra affidata a Di Francesco, perchè?

«La sua voglia di rivalsa dopo l’esperienza alla Samp mi ha molto colpito. Chi viene a Cagliari deve avere una grandissima fame, una grandissima voglia. Lui è un allenatore importante, ha fatto un percorso strepitoso a Sassuolo, ha disputato una semifinale di Champions a Roma. Per arrivare a un tecnico così importante, evidentemente, il Cagliari aveva bisogno che questo allenatore passasse attraverso un fallimento. E il fallimento che Di Francesco ha incontrato alla Samp lo ha fatto tornare con più voglia e fame. E lui ha anche fatto tesoro degli errori che può avere commesso a Genova. Tutto questo mix, più il fatto che mi sia piaciuto tantissimo come persona, mi ha portato a prenderlo. E sono contento di esserci riuscito».   

Cagliari, il presidente sul mercato

Trattativa per Joao Pedro?
 

«Ci sono state delle interlocuzioni tra i due ds. Hanno discusso di Joao, è vero. Ma il Torino proponeva solo scambi e noi non eravamo interessati a scambiare il nostro attuale capitano con un giocatore del Torino. E’ stato un mercato globalmente molto povero, per cui non avremmo disdegnato una cessione importante. Una cessione che ci avesse aiutato dal punto di vista finanziario. Non uno scambio. Difatti non abbiamo ritenuto idonea la proposta del Torino».   
 

Nainggolan?

 

«Dal punto di vista del tifoso ho un grandissimo rimpianto. Il Cagliari dell’anno scorso con Radja a un certo punto aveva dimostrato di essere una gran bella squadra, con lui in campo. Dal punto di vista societario, invece, dati i problemi economici del calcio, da presidente dico che alla fine sono contento che la trattativa non sia andata in porto, dati i costi. Ma da tifoso lo rimpiango e non poco, Radja. Dispiace che questa trattativa degli ultimi giorni, last minute, abbia fatto un po’ passare in secondo piano colui che ritengo uno degli acquisti più importanti della storia del Cagliari: Godin. Godin è un grandissimo giocatore di qualità, con una chiara leadership e tanta esperienza e trionfi alle spalle. Spero che i tifosi lo percepiscano fino in fondo, tutto questo».   
 

  

Giulini su Naiggolan (Getty)
Giulini su Naiggolan (Getty)