Eusebio Di Francesco a 360°. L'allenatore del Cagliari, intervistato da "Videolina", ha parlato della stagione in corso e di alcuni dei giocatori a sua disposizione, soffermandosi anche sull'ultima sessione di mercato. Ecco le sue parole più importanti.

Sul mercato

"Non sono arrabbiato, sono concentrato sulla rosa a disposizione per cercare di fare bene. È mancato qualche colpo, tipo Nainggolan, ma è stata "colpa" di situazioni particolari. Non guardiamo indietro ma avanti, con fiducia. La rosa è extralarge, ho tanti giocatori a disposizione e dobbiamo essere bravi a gestire quelle situazioni che possono portare vantaggi e stare attenti a non scontentare qualcuno".

Sulla stagione

"È stata una sosta importante, che mi ha permesso di avvicinare giocatori - come Bradaric e Ceppitelli - che hanno cominciato a lavorare con la squadra e assimilare concetti. Ho detto loro che ognuno deve provare a mettermi in difficoltà alzando il livello degli allenamenti. È fondamentale dare stessa importanza a tutti: non possiamo parlare di "titolari" o "riserve", sappiamo che ci sono 14-15 elementi più importanti ma tutti devono sentirsi parte del progetto. Il calcio è sicuramente cambiato. Sono andato via dalla Samp per tanti motivi e sono piombato in un mondo diverso, con tante criticità. L'allenatore deve instaurare rapporti e dare regole alla squadra, non è facile. I tempi si sono dilatati, rendendo meno facile il lavoro nostro e dei giocatori. Condizionamento? Si pensa al virus prima e dopo ogni gare. Dobbiamo prendere quello che arriva, cerchiamo di stare attenti come le persone normali".

Su Joao Pedro

"Dietro l'attaccante si trova meglio. Stiamo lavorando sul 4-3-3 e sul 4-2-3-1, sono i due sistemi di gioco che cercherò di utilizzare e alternare. Joao può essere decisivo sia con i gol che con gli assist".

Su Pavoletti

"Si sta allenando con intensità e subisce la fatica ovviamente, deve trovare la condizione giusta. Forse non è ancora pronto per giocare dal primo minuto, ma potrei provarlo".

Di Francesco (Getty)
Di Francesco (Getty)