Danilo, quali sono le sue caratteristiche? Lui tirò fuori gli occhi e sussurrò con un filo di voce come fanno sempre tutti i brasiliani: «La concentrazione, il senso della posizione, la lettura delle linee di passaggio». Era l’estate del 2011, Danilo era appena arrivato a Udine, ce lo portò Guidolin. Per movenze e tempi lo paragonarono a Lucio, che quell’anno giocava nell’Inter. Nel Milan invece c’era Thiago Silva e così quella dei brasiliani in mezzo alla difesa sembrava una moda da dover cogliere al volo. Non ha mai preso davvero piede. Eppure Danilo è ancora qui, alla sua terza stagione al Bologna, la decima in Serie A. Un tempo lunghissimo, una carriera lunga un sogno per uno che a 36 anni non ha ancora intenzione di smettere. Il contratto in rossoblù se l’è rinnovato qualche mese fa, c’era l’onda anomala del covid, Danilo era andato in Brasile ma il suo procuratore insisteva per non mollare il treno. Volevano due anni di contratto, alla fine si sono fatti andare bene uno solo.

Bologna e Danilo legati da uno strano destino

L’Italia gli ha insegnato un calcio fatto di movimenti meccanici, di precisione. E anche a dare quel calcio in più quando serve. Il segreto di Danilo è però la calma, quella che dai brasiliani ti aspetti solo in parte. Nel 2016, in uno dei rari gol della sua carriera in A, chiarì il concetto riguardo al suo modo di essere: «Sono umano, ho il sangue caldo, sono un brasiliano e ogni tanto mi gira la testa». Aveva appena segnato al Bologna, che poi sarebbe diventata la sua strada, il suo futuro. Una rete da capogiro a tempo scaduto che è entrata nella galleria dei gol più belli dell’Udinese. Quel giorno in tribuna c’era anche suo padre, era la prima volta che prendeva l’aereo e veniva a vedere il figlio giocare. Segni del destino, correlazioni, misteri di dettaglio. Coincidenze, insomma, che più tardi hanno convinto Danilo a lasciare Udine per trasferirsi sotto le due torri. Ha raccontato che «il Bologna mi aveva seguito anche nel 2007», cioè quando era un ragazzino e aveva tutto il futuro davanti. L’occasione si è ripresentata nel 2018, galeotto un litigio con Pradé in Friuli e l’addio dopo 282 presenze con la maglia bianconera tra campionati e coppe.

Fantacalcio, Danilo punto fermo nel Bologna

Bologna è per Danilo una seconda vita, di quelle che non a tutti è concesso giocare. Titolare nella difesa di Mihajlovic, uomo indispensabile per far quadrare i conti, Danilo anche quest’anno sarà quello più esperto del ruolo. Un veterano su cui si può sempre contare. Nel grande calderone degli esperimenti tattici che sta provando Sinisa - Tomiyasu e Medel al centro della difesa -, quella di Danilo è una necessità. Dopo un’annata, la scorsa, affrontata con grandi difficoltà per i troppi gol subiti, da questa stagione Mihajlovic si aspetta di più anche da lui, da Danilo, dall’uomo che comunque quando c’è stato ha dato un grande contributo. Scherza in allenamento (poco), coraggioso in difesa, Danilo non può che essere un valore aggiunto per questo Bologna. E con dieci anni di Serie A sulle spalle potrebbe essere altrimenti?

Danilo resta un punto fermo nel Bologna (Getty Images)
Danilo resta un punto fermo nel Bologna (Getty Images)