Roberto Gagliardini, centrocampista dell'Inter, ha parlato a margine del Luiss Sport Live Talk. 

Le parole di Gagliardini


Tu sei di Bergamo, come è stato vivere questo periodo?
“Non è stato semplice, io sono a Milano però i miei genitori vivono a Bergamo. Fortunatamente stanno bene, però le notizie non erano sicuramente confortanti. C’era grande apprensione e personalmente ho cercato di poter aiutare in qualche modo gli ospedali di Bergamo. Speriamo la situazione continui così, ora che sta migliorando”.

La partita che ricordi più piacevolmente?
“Quella che mi viene in mente per prima è la mia prima Champions, giocata a San Siro ed è stata pure la prima volta che è venuto mio figlio allo stadio. Poi ho avuto tante partite che ricordo con piacere”.

Qual è la sensazione che provi a San Siro?
“Difficile da spiegare a parole. Ricordo ancora Inter-Chievo, la mia prima partita. È stata incredibile. Poi ogni partita, ogni volta che arrivi con l’autobus e vedi quel tempio fa effetto. Ovviamente col tempo, non dico che ti abitui perché fa sempre effetto, però ala concentrazione sulla partita va in primo piano”.

Qual è la sensazione che si prova all’esordio in Serie A?
“Io l’ho fatto con l’Atalanta il 15 maggio se non sbaglio, a Genova contro il Genoa. È una sensazione strana, sicuramente bellissima. All’inizio sei un po’ teso però ogni calciatore gestisce la tensione a modo suo. Sicuramente la tensione è normale, fa parte di ogni lavoro però una volta entrato in campo, avendo preparato la partita, sono abbastanza tranquillo e so i compiti da svolgere in campo”.