Ivan Provedel, portiere dello Spezia, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. Il portiere dei bianchi è tra le migliori sorprese del campionato e potrebbe finire alla Lazio o alla Fiorentina.

Intervista a Provedel sul suo rendimento

Provedel, che effetto fa essere passato da quasi disoccupato al miglior portiere di A, in pochi anni? 

 «Io ho sempre lavorato, e ci ho creduto, anche quando ho subito un brutto colpo e sono stato fermo. Due anni fa ero arrabbiato, quando l’Empoli non mi volle tenere, ed accettai lo Spezia. All’esordio presi 2 gol in 4 minuti contro la Fiorentina. Non ho pensato a nulla, se non a costruire ed oggi sono realista. Se questa doveva essere la mia carriera, ben venga». 

 Contro l’Empoli quattro parate decisive, ma quella su Pinamonti di più 

 «Si, d’istinto, ero coperto e non ho visto partire bene la palla. Lui è stato anche un signore dopo, facendomi i complimenti. Non sempre gli attaccanti sono così nobili, a volte ti sbeffeggiano. Ronaldo mi ha fatto uno scavetto su rigore, se avessi potuto lo avrei rincorso». 

Provedel sulla salvezza

 Dov’è partita la scintilla? 

 «Se dovessi ragionare come un opinionista, condizionato dai risultati, direi dalla vittoria di Napoli; io invece dico da quella di Genova ed anche qualche settimana prima. C’era già un qualcosa di cambiato nella squadra, ma non facevamo punti. Al Ferraris invece abbiamo capito chi eravamo, ed era uno scontro diretto, un derby sentito dalla gente». 

 Ecco la gente, i tifosi, erano anni che al Picco non si sentiva il coro per un portiere! 

 «Se c’è una cosa che gratifica un giocatore è sentire che ti vogliono bene i tifosi. Lì capisci che hai fatto sacrifici non invano». 

Provedel sul mercato

Svincolato e poi il riscatto, ma il contratto è da rivedere?

 «Se devo dire di essere contento della mia situazione, mentirei; ma aspetto a giugno che tutto si evolva. La società gestirà con il mio agente (Gianni Rava ndr) al meglio il tutto».  

 La chiamano il sindacalista del gruppo. E’ vero? 

 «Sono uno dei più anziani, spesso i giovani si rivolgono a me per trattare con il direttore. L’ho fatto anche per il premio salvezza (1,5 milioni lordi ndr), che però esclude chi l’ha già in contratto, non cumulabile. Io sono uno di questi. Ho fatto una causa pro bono (ride:ndr)». 

 Eppure ad agosto scorso lei doveva finire alla Sampdoria... 

 «Forse avrei fatto il secondo, si, poteva essere. Si scelse alla fine diversamente. Non ne ho mai parlato con Thiago e non lo farò. Non serve, meglio guardare avanti». 

 Il miglior portiere della A che non è convocato in nazionale. Mancini ne ha parlato a Coverciano. Quali pensieri? 

 «Chiaro che se mi chiamassero non dormirei la notte, è un sogno vero. Ma dico anche che davanti ci sono portieri che giocano la Champions e che hanno esperienza importante. Non ne farei un dramma. La vita regala quello che uno merita». 

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