Anche Ulivieri, Presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio ha derubricato a battuta le parole di Rezza, capo del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore della Sanità: "Le sue parole le prenderei come una battuta uscita male. C'è la volontà di ripartire, se ci sono le condizioni. Ci deve essere massima sicurezza per tutti, su questo non si scherza. Vogliamo terminare il campionato, prolungando anche la stagione. Difficile comunque fare previsioni, la situazione è in continua evoluzione".

Sul taglio stipendi: "Ci sono alcune cose da valutare e da distinguere. In Serie A gli stipendi sono alti ma poi ci sono anche gli staff o altre persone che lavorano nelle giovanili e in questo modo si guadagnano da vivere. Queste persone vanno tutelate, è quello che abbiamo detto come Associazione ed è quello che proveremo a fare. Rispetto ai calciatori abbiamo interessi diversi, ci sono categorie di allenatori che sono sotto il minimo. E parlo di minimo sotto il punto di vista di lavoratori normali, noi abbiamo fasce deboli da tutelare".

Riprenderà anche la Serie C, se possibile: "C’è la possibilità sì, può darsi che la A e la B ce la facciano. Abbiamo problemi di sicurezza e anche degli impianti. Ci saranno impegni economici che dovranno essere sostenute e non è detto che alcune squadre di C non ce la facciano. Mi sembra però problematico se partisse la Serie A e la B, e non la C".